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Unioni civili: dopo il registro municipale, arriva la Delibera d’Iniziativa Popolare

Un comitato nato per diffondere, in tutto il territorio capitolino, l’iniziativa già intrapresa dal Municipio XI: l’istituzione d’un registro per le coppie di fatto

Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto in direzione di una società più laica.

Unioni civili arriva la delibera popolare. Da qualche giorno, infatti, le giunte municipali stanno esprimendo un parere di competenza sull’istituzione di un registro per le coppie di fatto. Un’iniziativa, come spesso accade, portata avanti dalla società civile, interessata a diffondere principi afferenti ad un modello d’organizzazione sociale basato sulla laicità e sull'allargamento dei diritti individuali. Ed il Municipio XI, raccogliendo le istanze prodotte in questo milieu socio-culturale, è stato tra i primi ad approntare il registro delle unioni civili, già approvato durante lo scorso autunno.

Un Municipio all'avanguardia. “La Delibera d’Iniziativa Popolare è perfettamente in linea con quanto già fatto nei mesi passati dall’  XI Municipio, approvando la nascita del Registro per le Unioni Civili. In tal senso – commenta l’Assessore alle politiche sociali Andrea Beccari – mi sembra che abbiamo agito, insieme al Municipio X, da battistrada. Il nostro impegno a realizzare atti amministrativi che non discriminino le coppie in base al fatto di essere o meno legate dall’istituto del matrimonio, è stato il primo passo, in attesa di una legge emanata a livello nazionale. Mi sembra positivo il fatto che l’impegno assunto a livello territoriale, possa essere esteso ora, grazie alla delibera di iniziativa popolare, a tutti e 19 i Municipi di Roma”.

L'alternativa al comitato di pietra. “Inoltre – prosegue Beccari nell’intervista realizzata telefonicamente – mi sembra fondamentale ed assolutamente positivo che si cerchi una forma comune, utile a realizzare un’azione politica che miri alla costruzione di un’alternativa in cui i diritti politici non siano considerati un ‘comitato di pietra’ per la presenza del Vaticano. Ma diventino al contrario una parte importante nella programmazione delle politiche cittadine” conclude Beccari, indirettamente riferendosi alle prossime elezioni amministrative.

Sensibilità vaticane e capitoline. Anche il Presidente Catarci, nei giorni scorsi, ha commentato con favore il tentativo di estendere, a tutto il territorio romano, quanto i Municipi XI e X hanno da tempo implementato. " Il Municipio XI, che ha già approvato un atto nel consiglio locale per l’istituzione del Registro per le Unioni Civili, sostiene con forza la delibera di iniziativa popolare. Ciò nella consapevolezza che la distanza del PDL dai temi legati ai diritti civili e alle libertà personali, rischia di far arenare anche questo provvedimento nelle maglie della burocrazia capitolina o in una bocciatura in aula. L’attuale maggioranza in Campidoglio, infatti, più che rispondere alle esigenze della società è attenta a non urtare le suscettibilità del vicino Stato estero della Città del Vaticano” aveva dichiarato il Presidente del Municipio Roma XI Andrea Catarci.

Attesi sviluppi. Staremo a vedere cosa succederà. Per ora la Delibera è al vaglio delle giunte municipali, che dovranno esprimere un parere di competenza, prima dell’approdo in Campidoglio. La strada da percorrere non è certo in discesa, per le migliaia di coppie di fatto che vivono a Roma. Ma forse, qualche passo in avanti, di un certo rilievo, lo si è già compiuto. Tuttavia è prematuro tirare conclusioni. Per questo, ne seguiremo con attenzione i successivi sviluppi.  Raccontando le evoluzioni o viceversa le difficoltà che,  un percorso scontato in gran parte dei paesi europei, e così inverosimilmente innovativo per il nostro, incontrerà sulla sua strada.
 

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