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Garbatella:al Teatro Ambra per non dimenticare l'importanza delle donne

Nella settimana che precede il Natale, uno spettacolo teatrale, accompagnato da numerose altre iniziative, per tornare a riflettere sui temi della disuguaglianza di genere e della fame nel mondo

Tre storie di donne, rappresentate nello spettacolo La città di Plastica, per raccontare le privazioni del genere femminile. Ma anche una mostra fotografica, un dibattito ed uno spettacolo teatrale. E sullo sfondo tematiche importanti, come la fame nel mondo, le violenze di genere ed il dramma dell’immigrazione.

LA CITTA' DI PLASTICA - Una miscela accurata quella che compone l’offerta culturale che, al Teatro Ambra della Garbatella, andrà in scena dal 18 al 23 dicembre, grazie alla Compagnia della Luna ed all’Associazione Rondini e Progettarte.
L’occasione si offre a partire dallo spettacolo di Silvia Resta e Francesco Zarzana “La città di Plastica”. Una rappresentazione teatrale, patrocinata da Roma Capitale, dalla Provincia di Roma e dalla  Regione Lazio, che ha per trama la storia, conosciuta ai media, di tre donne: Neda, Hanifa e Rose. Si tratta di vissuti che si sviluppano a cavallo tra l’Iran, l’Afghanistan ed il Kenya e che raccontano, attraverso le loro reali esperienze,  “il dolore di chi ancora oggi in quanto donna, non solo non può scegliere della propria vita ma anzi viene costretta a subire la completa mancanza di libertà” si legge nell’invito diramato da “La Compagnia della Luna”.

LA MOSTRA FOTOGRAFICA - Allo spettacolo, che è stato presentato anche in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, cui è stato chiesto di partecipare anche alla rassegna internazionale “Migraction 5” che si svolge al Theatre de l’Opprimé di Parigi, sostiene il World Food Programme: il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite. Ed a proposito di WFD vale la pena ricordare che il foyer prevede l’esposizione di una collezione fotografica intitolata “Tutto sulla sua testa”. Si tratta di una serie di scatti, realizzati nel corso di 30 anni dagli operatori del Programma Alimentare Mondiale, aventi un unico oggetto: le donne che portano il cibo sulla testa. Un’immagine da un potere visivo e metaforico talmente forte,da rendere ridondante ogni spiegazione.

IL SINDACO DI LAMPEDUSA - Infine, poiché si è parlato di una mostra fotografica, di uno spettacolo teatrale, ma anche di un incontro, vale la pena ricordare l’appuntamento  con il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, e l’ onorevole Jean Leonard Touadì che ha risposto al drammatico appello rivolto all’Europa dal primo cittadino siciliano. “Ho lanciato questo appello all’Europa – ha riconosciuto la Nicolini - per riaccendere le coscienze. Lo so che viviamo un momento di grave crisi. Ma la morte in mare di queste persone non può passare inosservata -  il riferimento è al naufragio vissuto da alcuni migranti, annegati il 4 novembre tra la Libia e Lampedusa - Da quando sono diventata sindaco, a maggio scorso, mi sono stati consegnati già ben 21 cadaveri. E non conosciamo il numero delle persone rimaste in fondo al mare e che nessuno cercherà mai”.

L'APPUNTAMENTO - In definitiva sono tante ed eccezionalmente valide, le ragioni per recarsi al Teatro Ambra, nel corso della settimana che precede il Natale. E la sensazione è che, la Compagnia della Luna del maestro Nicola Piovani, che produce lo spettacolo, sarà in grado di offrire degli spunti di riflessione, su cui è il caso, almeno ogni tanto, di tornare a soffermarsi.

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