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San Paolo, tra il palco e le stelle: un concerto per ricordare Aldo Murgia

Nove band impegnate in un concerto gratuito per omaggiare Aldo Murgia, ucciso per una parcheggio. "Sarà un momento di festa, ed infatti abbiamo scelto come data quella del suo compleanno. Vogliamo ricordarlo con la sua gioia di vivere"

A cinque anni dalla  morte, ma soprattutto in occasione del suo cinquantesimo compleanno, nove gruppi si esibiranno in ricordo di Aldo Murgia. La notizia del suo omicidio, avvenuto nell’aprile del 2009, colpì molto l’opinione pubblica. Murgia fu infatti ucciso da un pregiudicato in via Costantino,in seguito ad una banale discussione nata per un parcheggio. Davanti agli occhi attoniti dei propri familiari.

UNA FESTA PER ALDO - La vicenda scosse il territorio. I due protagonisti, figli della Garbatella, erano indubbiamente portatori di due anime diverse. Quella di Aldo Murgia continua a vivere nel ricordo dei suoi tanti amici che  il 4 luglio, per festeggiare il suo compleanno, hanno deciso di dedicargli un regalo.  “Ci saranno ben nove gruppi ad alternarsi dal palco dell’Acrobax, in ricordo di Aldo – ci spiega Fabio D’Orazi, suo grande amico ed organizzatore dell’evento – sarà un’occasione irripetibile, perché nove gruppi sono davvero tanti. Ed ovviamente l’iniziativa sarà gratuita ed all’insegna della festa. Il nostro obiettivo sarà quello di ritrovarsi nello spirito che Aldo impersonava”.

IL RAPPORTO COL TERRITORIO - Fabio D’Orazi, chitarrista, già speaker e fondatore di 11 Radio, era legato ad Aldo Murgia da  un'antica amicizia. “Noi ci eravamo incontrati tra i banchi di scuola, di quello che allora era il liceo scientifico Borromini. Non eravamo in classe insieme perché io ero un anno più grande, ma la nostra amicizia nacque lì. Dopodichè Aldo era una persona che ci mettevi un secondo a conoscerla, ed un attimo dopo gli eri già diventato amico. Col territorio poi, aveva un rapporto profondo, osmotico. Frequentava l'oratorio, conosceva tante persone e tanti gli volevano bene”.

UN MESSAGGIO NON VIOLENTO - L’iniziativa di venerdì 4 sarà la dimostrazione di quest’affetto. “Si alterneranno sul palco i gruppi con cui ha suonato. Lui era un bassista molto eclettico, ed aveva fantasia nella composizione ma anche nell’arrangiamento. Di conseguenza aveva esplorato tanti generi. Com’era nella sua natura, curiosa e contemplativa. Gli piaceva parlare dell’universo, guardare le stelle. Il giorno del fattaccio, il 15 aprile del 2009, l’altro in tasca aveva un coltello. A lui, invece, fu ritrovato un taccuino di poesie. Questo era Aldo, e noi vogliamo ricordarlo così. Con gioia ed in maniera nonviolenta”.

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