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San Paolo San Paolo / Via Gaspare Gozzi

Retake San Paolo: tornano i manifesti abusivi alla fermata della metro

La stazione metropolitana, ripulita grazie al lavoro dei Retaker la scorsa settimana, è nuovamente imbrattata. Questa volta dai manifesti del Centro Sociale La Strada

La battaglia per mantenere in condizioni decorose i quartieri del Municipio VIII prosegue. Il lavoro non è sempre agevole, perché necessita di spirito di sacrificio da parte di volontari che, ogni giorno, devono confrontarsi con atti di pura inciviltà. Come quello andato in scena alla stazione San Paolo nel corso del fine settimana.

VANIFICATO LAVORO VOLONTARI - Sono passati  davvero pochi giorni dall’ultima iniziativa del gruppo Retake S.Paolo Garbatella. Eppure  i muri della fermata metropolitana, sono tornati nuovamente ad essere imbrattati. Il lavoro dei tanti volontari che si erano alternati nella rimozione di manifesti e adesivi, è pertanto stato reso inutile. Inoltre, è stato frustrato anche  il tentativo di molti residenti che, dai social network, avevano  tentato di  presidiare la struttura.  Aggiornando i vari utenti, su ogni operazione messa prontamente in campo per contrastare, ogni iniziativa vandalica.

LA STRADA - Questa volta, sulle pareti della metropolitana, sono apparsi i manifesti del CSOA La Strada che il prossimo fine settimana festeggerà venti anni di occupazione. Il Centro Sociale, rimasto chiuso per mesi a causa d'un duplice incendio, a giorni riaprirà i battenti. E sta organizzando molte iniziative nel territorio, compreso un concerto pubblicizzato anche attraverso i manifesti abusivi sulla fermata di San Paolo.

PAROLE AL VENTO - La presenza di quei manifesti vanifica anche gli appelli del Presidente Catarci che, nei giorni scorsi, aveva raccomandato ai residenti un maggiore senso di responsabilità. Nel farlo,  il Presidente del Municipio VIII aveva esplicitamente riconosciuto  il valore di pratiche come quella messa in campo nella stazione di San Paolo. Secondo le parole del Minisindaco rappresentavano “ iniziative preziose perché specularmente contrapposte alle tante forme che assume la mancanza di senso civico e rispetto della città. Anch’esse  - aveva poi concluso Catarci - purtroppo in aumento”. La buona notizia però, è che la risposta dei Retaker, ancora una volta, non si è fatta attendere. La battaglia per arginare il degrado nel quartiere, continua.

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