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San Paolo Garbatella / Via Costantino

Municipio VIII: in cambio del "Bidet" pronti a rinunciare al sottopasso della Colombo

Avviate le procedure per la decadenza della Convenzione Urbanistica, il Municipio XI rinserra i ranghi. Pronti a chiedere le opere pubbliche mai realizzate, rinunciando però al sottopasso. In cambio si punta al Bidet

Il "Bidet" va conquistato. L'albergo di via Costantino non entrerà nelle disponibilità del patrimonio capitolino, senza nulla in cambio. E' vero, il Dipartimento delle Politiche Urbanistiche ha riaperto i giochi sull'accordo di programma di Piazza dei Navigatori. Il 19 novembre è stata infatti avviata la procedura di decadenza della relativa Convenzione Urbanistica stipulata dal Comune con Confcommercio, Acquamarcia ed altre realtà immobiliari. Ma questo non significa che la partita sia semplice.

LA VICENDA - Il Presidente Catarci ha provato a mettere in fila i dati disponibili. Il Municipio deve giocare di fino ed essere compatto, se vuole avere voce in capitolo. Sul piatto ci sono 21 milioni di opere pubbliche non realizzate. "L'asilo, il bocciofilo, i marciapiedi, i giardini, i mille posti auto ed il sottopassaggio -   ha ricordato - non si sono visti". Nel frattempo è stato costruito il 70% dei 184mila metri quadrati  ad uso privato. Manca solo il terzo palazzo di Piazza dei Navigatori. Doveva essere realizzato dalla famiglia di Barbara Mezzaroma, unico imprenditore immobiliare presentatosi in mattinata all'incontro organizzato in Municipio VIII. 

SI RIAPRONO I GIOCHI -  La conferenza stampa inizia ricordando le novità. "Con l'atto che il Dipartimento ha inoltrato alla filiera privata, viene meno l'ipotesi di monetizzazione che era stata cavalcata dall'Assessorato Caudo. Servono le opere pubbliche – ribadisce il Presidente Catarci – e forse qualcuno noterà la casualità del fatto che, il documento del Dipartimento, sia arrivato pochi giorni dopo la caduta della Giunta Marino". Adesso, c'è una nuova partita da giocare. E la strategia che il minisindaco ha in mente è chiara. "Possiamo chiedere di realizzare le opere sul versante di Piazza dei Navigatori, sapendo che ci sarà un grosso ostacolo: il sottopasso. Se vi rinunciamo però, possiamo provare a chiedere che il corrispettivo economico di quell'opera sia riversato per acquisire al patrimonio pubblico almeno una parte dell'albergo.

LA NECESSARIA COMPATTEZZA - Perchè la strategia impostata da Catarci possa funzionare, e quindi il Municipio possa far valere la propria posizione, occorre la compattezza. "Per completezza d'informazione faccio notare che questa unità d'intenti non c'era in maggioranza – fa notare la Consigliera Pentastellata Vivarelli – il PD votò infatti un atto diverso". All'epoca per i Dem, allineati con la Giunta Marino, bisognava monetizzare. Ma quella pista sembra avviata al viale del tramonto. Aperture invece si registrano dall'opposizione di centrodestra.

IL DESTINO DEL BIDET - Per il capogruppo di Forza Italia sono "scontate e facilmente condivisibili le opinioni del Presidente Catarci". Invece "restano nette le distanze sull'uso che se ne dovrà fare tra noi e la sinistra. Noi - sottolinea Simone Foglio -  siamo per destinare quell'immobile all'housing sociale ed in particolare alle giovani coppie italiane, per dare anche un segnale forte di sostegno alla famiglia. In seconda ipotesi potremmo anche valutare soluzioni legate al mondo universitario e ad uno studentato". Sembra questa la strada più praticabile, considerando anche l'attuale destinazione d'uso dell'immobile. In ogni caso " Si allontani subito ogni possibilità di collocare in quel palazzo sacche di emergenza sociale legate all'emergenza abitativa o peggio ancora comunità di nomadi" conclude il Consigliere forzista. Servirà trovare una soluzione condivisa, "possibilmente entro un mese" prova a dettare i tempi il Presidente Catarci. La palla passa alla Commissione Urbanistica del Municipio. Subito dopo sarà discussa in Consiglio.

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