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Garbatella San Paolo / Largo Leonardo Da Vinci

San Paolo: le novità sul PUP da Vinci e la battaglia dei residenti

Il PUP da Vinci è quello su cui il braccio di ferro tra istituzioni e residenti risulta più evidente. Per completarlo, sarà necessario risolvere problemi di sicurezza statica, di viabilità, e di salvaguardia della flora locale

C’è un parcheggio interrato, più degli altri, sui quali le proteste dei residenti nel territorio del Municipio XI, si sono fatte particolarmente sentire negli ultimi anni.

NASCE IL COMITATO nopupINDIGNATI. Il progetto è quello del PUP da Vinci, sull’omonimo viale. Ne abbiamo parlato con Roberta Rovelli, che cura il sito nopupINDIGNATI. “La vicenda ha origine nel 2004, con la ricollocazione del PUP inizialmente previsto in via Simone Martini, che si decise di spostare su viale Leonardo da Vinci. Come residenti, vedendo che nel 2009 veniva aperto un cantiere, senza il minimo accenno ad una consultazione popolare,  che prevedeva la realizzazione di 77 box auto, decidemmo di reagire, costituendo immediatamente il nostro comitato. Il fatto è che – spiega Rovelli – realizzare questi parcheggi, su un viale come quello, che rappresenta un’arteria importante di scorrimento, tra Garbatella ed Ostiense, era un’idea irricevibile”.

I PROBLEMI DEL PUP DA VINCI. Sono tanti gli aspetti sui quali,da allora, i residenti che si riconoscono nel comitato nopupINDIGNATI, hanno sollevato delle eccezioni. Il primo inerisce la mobilità, con l’eliminazione di una carreggiata, tale per cui, ancor oggi, su via Da Vinci si circola su un solo senso di marcia. In secondo luogo vennero mosse delle critiche circa i problemi di sicurezza e staticità che, un progetto del genere, inevitabilmente implica. In ultimo, ma non certo per ultimo, vennero sollevate delle obiezioni in ordine alle alberature che sarebbero state abbattute. “E’ previsto l’abbattimento di 15/20 imponenti olmi, ovvero di tutto quello che costituisce il filare centrale. Quattro di loro sono già stati tagliati, mentre  altri 8 sono tuttora ancorati con  dei cavi d’acciaio. I tecnici dell’ufficio Giardini, peraltro bravissimi – riconosce la Rovelli - hanno cercato, nei limiti delle loro possibilità, con una serie di prescrizioni, di salvare questi alberi. La Forestale ha anche elevato una multa di 20mila euro, per il danneggiamento degli olmi, ma temo che questo non basterà per fermarli”. L’amarezza è tanta, per dei residenti che hanno cercato il dialogo con le istituzioni, oltre che il coinvolgimento degli altri abitanti, attraverso iniziative come “La via Pupis”, svoltasi a metà maggio, e la lettera inviata ai partiti.


LE RICHIESTE E GLI ALTRI PUP. “Noi chiediamo subito una moratoria. Da anni lo chiediamo. Il fatto è che non siamo contrari ai PUP a livello ideologico, purchè si facciano dove servono e dove non impattano su ambiente e viabilità”. E proprio da questo punto di vista, la portavoce di nopupINDIGNATI segnala una serie di altri parcheggi in costruzione, nel quadrante. Tra questi il PUP di via Gozzi “che rappresenta una situazione particolare rispetto agli altri, perché dovrebbe sorgere su una proprietà che non è comunale. In questo caso si parla di realizzare dei parcheggi nella corte all’interno dei palazzi che si trovano di fronte alla fermata San Paolo della metro B”. E poi c’è il caso di via Cialdi .“Quest’area, che si trova a cento metri dal PUP in viale da Vinci, prevede centinaia di posti auto interrati. Per realizzarlo, però, devono sbancare una collina, sulla quale è cresciuto un pino secolare, bellissimo” ricorda Roberta Rovelli, ponendo, ancora una volta, la questione della tutela ambientale, come possibile argine al proliferare di altri PUP nel territorio che, laddove sono stati compleati, “come nel caso del parcheggio vicino il parco Don Alberione, sono privi di alberi, oltre che ridotti ad un immondezzaio”.
 

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