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Municipio XI: sui nuovi confini dell’ex circoscrizioni, chiesto un ripensamento

Per Catarci "Disgiungere la discussione sui confini da quella sulle funzioni impedisce di capire quale sia il più efficiente dimensionamento degli Enti territoriali"

Anche sabato sera, in occasione della Festa di SEL che si è svolta alla Villetta, il tema di una necessaria riforma era stato lanciato. In quell’occasione, alla domanda della moderatrice Marta Bonafoni, di Radio Popolare Roma, che chiedeva “da dove si dovesse ripartire”, il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci  aveva risposto che era necessario farlo a partire da una profonda trasformazione etica.

DAL RIDIMENSIONAMENTO ETICO A QUELLO DEI CONFINI MUNICIPALI. paradosso, se così vogliamo definirlo, è che dalla profonda trasformazione etica, che “chiama in causa pezzo dello Stato come le Regioni” aveva sottolineato il Minisindaco, si è finito col parlare di un ridisegnamento delle ex circoscrizioni comunali. Quasi a dire che, per usare un’espressione mutuata dalla tradizione popolare, la montagna ha partorito un topolino. Ma la notizia del giorno, per le istituzioni territoriali di prossimità, è proprio relativa alla proposta, presentata in Campidoglio, di riduzione e ridimensionamento dei municipi.
 
CONFINI E FUNZIONI. “La frittata ormai è fatta – annuncia oggi, lunedì 8 settembre, il Presidente Catarci - il vicolo in cui la Giunta Alemanno ha portato la discussione sulla riforma dei Municipi è senza uscita. Disgiungere la discussione sui confini da quella sulle funzioni impedisce di capire quale sia il più efficiente dimensionamento degli Enti territoriali, con il conseguente corollario dello scontro tra Giunta e Commissione consiliare Riforme Istituzionali e dei Consigli Municipali l’un contro l’altro”.

RIMANDARE LA DISCUSSIONE. Il tema del ridimensionamento degli Enti locali, plana dunque sul territorio, atterrando sulla questione relativa ai costi degli Enti territoriali di prossimità: i municipi. “Serietà vorrebbe – riprende Catarci nel suo Comunicato Stampa - che si prendesse atto dello stato dell’arte e si chiedesse al Governo nazionale di rimandare, trattando la geografia insieme al percorso di potenziamento dei Municipi in vista dei Comuni Metropolitani e all’interno del Disegno della Città  Metropolitana, da sviluppare nel 2013.”

RIPARTIRE DAL CONFRONTO COL TERRITORIO. “Oltre che da una tempistica diversa, si deve ripartire dal confronto con i Municipi, avviato più che tardivamente ad un mese e mezzo dalla scadenza, prevista per il 2 dicembre 2012. Lo si deve fare sia cancellando il misero pregresso che evitando di alludere ad una politica dei due tempi – prima i confini poi il potenziamento degli Enti territoriali – che puzza ampiamente di inganno”. Con queste parole, il Presidente Catarci ha liquidato la proposta con cui stamane l’Assessore Capitolino Davide Bordoni, ha presentato ai Minisindaci la proposta che prevede il taglio di quattro municipi romani, passando dagli attuali 19 a 15.
“L’Assessore al Decentramento Bordoni ha rifiutato l’ipotesi dello slittamento – ipotesi fortemente caldeggiata da Catarci - riveda allora la proposta odierna e, malgrado il quadro politico destabilizzato dall’indegno spettacolo fornito dalla Regione Lazio di Fiorito e della Presidente Polverini, presenti un testo contenente un serio potenziamento degli Enti Municipali. Altrimenti ci opporremo” conclude, caustico, il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci.
 

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