Garbatella: il Forum sul lavoro spiega il reddito di cittadinanza
Un gruppo di studenti universitari e neolaureati, insieme alla Polisportiva Castello, stanno organizzando una serie di appuntamenti aventi per tema l'occupazione nella provincia di Roma
Questa sera, al circolo SEL La Villetta, in via Passino, si terrà il terzo incontro organizzato dal Forum sul lavoro. Tema della serata sarà “l’Alitalia e Fiumicino: la situazione della ex Compagnia di bandiera e dello scalo romano tra fallimento e lavoro precario”. Al di là dell’appuntamento che a partire dalle 17:30 vedrà confrontarsi magistrati, docenti universitari, militanti e consiglieri politici, siamo rimasti incuriositi dalla nascita del neonato “Forum sul lavoro”, al quale ci siamo rivolti, per avere informazioni sull’evoluzione di questo progetto, ma anche per approfondire la questione del reddito di cittadinanza.
IL FORUM SUL LAVORO - “Il Forum nasce dal dialogo e dal confronto di studenti e neolaureati schifati dalla situazione politica attuale che, forse per l’incoscienza dettata dalla nostra età, sono ancora convinti che valga la pena lottare per ottenere le cose – ci spiega Giorgio, neolaureto in scienze statistiche – in secondo luogo, l’idea di creare un Forum deriva dall’aver riscontro che le fonti di informazioni, le istituzioni, troppo spesso decidono di tacere le notizie che invece andrebbero diffuse, perché troppo scomode. E’ questo il caso del Reddito di Cittadinanza”.
IL REDDITO DI CITTADINANZA E L'INFORMAZIONE - “Io non ho mai sentito dire in nessun telegiornale – prosegue Giorgio – che ci sono soltanto tre paesi, nell’Europa a 27, che non applicano politiche legate al reddito garantito. Gli altri due paesi sono la Grecia, la cui crisi sappiamo essere addirittura più grave della nostra e l’Ungheria, un paese governato da neonazisti. Ne sia una riprova il fatto che, per la giornata della memoria, la comunità ebraica ha chiesto ed ottenuto di spegnere le luci del Colosseo in segno di protesta contro il partito neonazista ungherese”.
LA PECULIARITA' ITALIANA - Dunque di reddito minimo garantito, alias reddito di cittadinanza, secondo questa impostazione, non si parla deliberatamente. Il reddito di cittadinanza, chiamato anche reddito d’esistenza ma anche reddito minimo garantito, non è un mero sussidio di disoccupazione, ma un contributo che quasi tutti gli stati concedono alle persone che si trovano in maniera permanente o temporanea, in difficoltà economica. E soltanto noi, in Europa, oltre agli altri due - ricorda Giorgio - non conosciamo politiche di welfare in grado di intervenire efficacemente”.
REDDITO DI CITTADINANZA E SOMMERSO - Quando ribattiamo che gli altri paesei europei non conoscono il fenomeno dell’economia sommersa che abbiamo in Italia, e che si rischierebbe pertanto di sprecare risorse per persone che già hanno un’occupazione in nero, Daniele, altro neolaureato che partecipa al Forum, correttamente osserva che “allora il problema non è il reddito garantito, ma l’economia sommersa. Che ci sia, è un fenomeno evidente, ma non può essere la motivazione sufficiente ad impedire l’introduzione del primo. Tutt’al più dovremmo considerare l’esistenza di due problemi: l’economia sommersa e l’introduzione del reddito di cittadinanza”.
UN FORUM IN FORMAZIONE - Il tempo scorre rapidamente, in compagnia dei ragazzi del Forum a cui continuiamo a chiedere come e dove si incontrano. “Il gruppo è composto sia da persone che appartengono alla facoltà di scienze statistiche che come tali si incontrano nei corridoi della facoltà, sia da persone iscritte alla polisportiva Castello – ci spiega Daniele – di cui fanno parte studenti di facoltà umanistiche. Il Presidente della Polisportiva è il professor Enzo D’Arcangelo – di cui i tre ragazzi mostrano di avere profonda stima – che è anche un docente ed un iscritto alla Villetta”. Tornando al dato numerico “credo che saremo una trentina di persone, compresi quanti vengono dalla Villetta stessa” conclude Daniele. Ed a proposito della Villetta, come segnalava Lorenzo “continuiamo ad organizzare lì gli incontri, cui cerchiamo di partecipare fornendo dei dati alla mano. Il nostro forum è in fase di formazione – termina Daniele - poiché siamo nati a novembre, ed ancora siamo alla ricerca di una maggiore sistematicità, ma siamo soddisfatti di quanto finora fatto, seppure ancora non appagati”.
