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Garbatella San Paolo / Via Vito Volterra

PUP Marconi: un parcheggio inutile lesiona i palazzi circostanti

Un documento della Società Italiana di Geologia Ambientale dimostra come i danni riscontrati nei palazzi di via Melloni, siano causati dalla realizzazione del parcheggio. Balletti (IDV):“ il PUP non serviva”

Il degrado, nel PUP di via Vito Volterra, non è l’unico problema con cui i residenti devono confrontarsi. La prostituzione, la tossicodipendenza e lo spaccio di stupefacenti, infatti, rappresentano soltanto un lato della medaglia. Probabilmente si tratta di quello più evidente, ed in un certo senso più “affiorante”. Già perché, un altro grosso problema per il parcheggio interrato di via Vito Volterra, angolo via Melloni, rimane nascosto alla vista.

L’ANSA DEL TEVERE - “Il parcheggio sorge in un’ansa del Tevere, questo rende il terreno acquitrinoso ed instabile, data la presenza di falde acquifere alla profondità di 4-5 metri – scrive Federico Balletti responsabile municipale dei giovani dell’IDV, sul proprio sito - Durante le costruzioni preliminari si è infatti verificato l’allagamento di due palazzine adiacenti al parcheggio, fenomeno che è stato ampiamente spiegato nella relazione Interferenze tra parcheggi interrati e contesto geologico a Roma. Alcuni casi di studio”.Siamo andati a curiosare tra le pagine di questo interessante documento. C’è addirittura un capitolo dedicato a questo parcheggio interrato, e scopriamo subito una cosa che colpisce la nostra attenzione: erano previsti 2 piani “poi ridotti ad 1 ni seguito ai problemi di dissesto degli edifici circostanti”.  

DANNEGGIATI I PALAZZI - Entrando nel dettaglio, “si può notare una relazione temporale causa-effetto tra la realizzazione della paratia di pali – si legge nel documento redatto dalla Società Italiana di Geologia Ambientale - ed il manifestarsi dei fenomeni di dissesto, che hanno colpito l’adiacente palazzina di Via Melloni  26 ed anche la palazzina contigua. Il sito del parcheggio si trova di fronte alla Vasca Navale – vale a dire davanti ad uno degli ingressi di Roma Tre -  I primi danni si sono manifestati fin dalle prime fasi della costruzione della paratia di pali. Successivamente, a parcheggio ultimato, continuano a manifestarsi i danni consistenti in  un allagamento del vano ascensore della palazzina di via Melloni 26, da  parte delle acque sotterrane che, malgrado l’aggottamento e ogni tentativo di mantenerle depresse, continuano a permanere alla stessa quota; numerose lesioni della tromba delle scale e in  alcuni appartamenti”. Tromba delle scale, ascensore ed appartamenti allagati, dunque, ma c’è dell’altro, “Recentemente (aprile 2010) – si legge sempre nel testo citato -  in una delle autorimesse condominiali ha cominciato a manifestarsi un abbassamento di 3-4 cm della pavimentazione”.

LA RESPONSABILITA’ DEI DANNI - E’ chiaro,  dunque, che il degrado è soltanto uno dei problemi, di questo PUP. “E’ evidente che un’area già nel passato sede di un reticolo idrografico (torrenti, “marrane”, ecc.) denso e articolato, successivamente “tombato” da una urbanizzazione talvolta intensiva, un’area quindi altamente critica – scrivono i geologi della SIGEA - non poteva essere trattata in modo superficiale”. E poco oltre si legge “La responsabilità del fenomeno di dissesto è dell’Impresa, in quanto, pur facendo eseguire una indagine geognostica, non ha preso in seria considerazione i problemi di interazione tra il parcheggio ed i fabbricati adiacenti ed in particolare l’effetto dell’opera sulla falda subsuperficiale nel sito”.

L’UTILITA’ DEL PUP - A pagarne le spese, sono stati i residenti che hanno acquistato i box auto. Ed a tal proposito, abbiamo chiesto a Federico Balletti se, almeno, questi parcheggi si sono rivelati utili. A mio avviso, ma anche secondo quello che sostengono le persone qui vicino, il PUP non era assolutamente necessario. Secondo noi è stato realizzato perché si volevano vendere i box auto all’università qua di fronte. Quest’accordo non è andato in porto tant’è vero che dei circa70 box sottostanti, un terzo risulta ancora essere invenduto.  Il prezzo di partenza era di 35mila euro ed ora li stanno svendendo a poco più di 22mila euro, perché  non riescono a venderli. Sia perché ogni palazzina qui ha il suo parcheggio e sia perché i posti auto utilizzati dagli studenti, nel tardo pomeriggio si svuotano”.

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