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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Garbatella:la manutenzione di sei parchi è ferma da due anni

Sei aree verdi, indicate dal Municipio al Comune, come punti verde ristoro, attendono di essere sistemati. Da due anni e mezzo

La Garbatella e, più in generale, il restante territorio del Municipio XI, non scarseggia certo di aree verdi. Mettendo da parte le ragioni, tutt’ora ignare, dei motivi per cui nemmeno la Tenuta di Tor Marancia sia stata mai resa agibile, resta in sospeso una questione più ampia, relativa alla manutenzione di parchi e giardini.

LA RESPONSABILITA’ DEI PRIVATI - Recentemente,  durante la bonifica del Parco Serafini, realizzata grazie ad una sinergia messa in campo tra l’Ente di prossimità ed una Onlus, il presidente Catarci aveva ricordato: “stiamo portando avanti iniziative in cui è fondamentale la responsabilità sociale delle imprese. Ci stiamo contando molto in questo periodo – aveva sottolineato il minisindaco, ricordando anche l’esperienza di via Galba, per poi concludere che – purtroppo queste iniziative dovrebbero essere la ciliegina sulla torta d’un intervento pubblico, ma  poiché dal Campidoglio non ci arrivano finanziamenti, queste  iniziative diventano la sostanza”.

I PUNTI VERDE QUALITA’  - Ma proprio per ovviare al problema della mancata manutenzione delle aree verdi comunali, da qualche anno sono stati attivati degli strumenti ad hoc: i punti verde qualità ed i punti verde ristoro. “Sono due cose profondamente diverse. Nel primo caso si tratta di grossi investimenti, che prevedono la costruzione di piscine, palestre legata ad una riqualificazione di ipotetiche aree verdi. Sono strumenti datati, spesso progettati a metà anni 90, e pertanto la loro funzionalità è venuta meno col tempo. Oggi sono inadeguati, e per di più, tanto sul versante pubblico che su quello privato, hanno mostrato dei problemi che hanno portato all’apertura di diverse indagini” commenta perplesso Catarci.

I PUNTI VERDE RISTORO - Ma se realizzare Punti Verde Qualità, per realizzare la manutenzione dei parchi nel territorio del Municipio XI, sembra un’ipotesi da archiviare, la stessa cosa non si può dire per i punti verde ristoro. “Su questo secondo strumento, inventato dalla Giunta Alemanno, è stato fatto un bando circa 2 anni fa ed è stato chiesto al Municipio di indicare la disponibilità di alcune aree – ricorda il minisindaco -  nel nostro territorio ne indicammo 6, anche importanti, come il parco FAO (Giancarlo Sbragia), il parco Falcone e Borsellino, il parco Brinn, il parco Longanesi ed  due parchetti all’inizio di Grottaperfetta. La proposta che il comune ci faceva era: ‘dateci le aree verdi, manutenute poco e male da noi, che noi mettiamo a bando e a seconda del progetto diamo una licenza legata al posto, per aprire dal piccolo chiosco bar piuttosto che un ristorante, se il progetto era più consistente”.

SEI PARCHI ABBANDONATI - Probabilmente i residenti che conoscono le aree indicate, già hanno intuito quali risvolti abbia avuto tale proposta. “ Questo processo si è concluso più di 2 anni fa e sono stati selezionati i progetti vincenti anche intervenendo seriamente per modificarli, cosa che qui da noi è successo in due casi. Da allora, però, non se ne è fatto più nulla perché non è stato mai dato il via libera necessario  per portarlo a compimento. Ci siamo prestati a questo gioco – ricorda Catarci -  fornendo anche aree importanti, scommettendo su una sinergia istituzionale e ci siamo trovati con tante aspettative e  con alcuni parchi penalizzati perché su quei sei – riconosce il minisindaco -  pensando che da un momento all’altro sarebbero stati assegnai ad un concessionario per il punto verde ristoro, non abbiamo più fatto alcun intervento manutentivo”.

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