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Martedì, 16 Aprile 2024
Garbatella Garbatella / Via Giacinto Pullino

Gestione aree verdi: tra Comune e Municipio VIII c’è un clima da resa dei conti

Il Municipio VIII attacca la gestione dei Dipartimenti capitolini incaricati di effettuare la manutenzione del verde, completamente venuta meno. "Non ci rispondono più: sospettiamo un accanimento"

Dall’Ardeatino a San Paolo, passando per Garbatella e Tormarancia, il territorio municipale è in profonda sofferenza. Dalle aiuole ai giardini pubblici, sembra sia definitivamente venuta meno la manutenzione del verde. L’erba è ricresciuta, i cestini sono debordanti e la pazienza è finita.

LA DENUNCIA - Conscio di una situazione divenuta insostenibile, l’Ente di prossimità ha preso carta e penna, e si è messo a scrivere. Lo ha fatto per denunciare una condizione di generalizzato abbandono e di frustrante disinteresse. “Tutti i Parchi e i giardini pubblici, sia quelli di competenza dell’Assessorato comunale all’Ambiente  e del relativo Dipartimento Tutela Ambientale, che i quattro di competenza dell’Assessorato comunale alle Periferie  e del relativo Dipartimento Promozione, Sviluppo e Riqualificazione delle Periferie, non vengono sottoposti più a manutenzione” scrivono in una nota congiunta il Presidente Andrea Catarci e l’Assessore all’Ambiente Emiliano Antonetti.

CINQUE ANNI DI EMERGENZA - Ci sono poi dei casi che sembrano disperati. Si tratta dei quattro parchi in capo al Dipartimento Riqualificazione delle Periferie e cioè  il parco Caduti del Mare (alias Pullino), il  parco delle Catacombe di Commodilla (anche noto come parco Giovannipoli) il giardino Desiderio Nobels ed il giardino di Piazza Caduti della Montagnola. Per questi quattro, Catarci e Antonetti denunciano che  “ogni impegno economico finalizzato alla loro manutenzione, sia stato azzerato dal 2010”. Da cinque anni quindi “si agito su stimoli legati alle emergenze ed ancora si prospetta un futuro all’insegna di una programmazione inesistente degli interventi minimi”.

IL SOSPETTO ACCANIMENTO - C’è poi un altro aspetto da prendere in considerazione: la frustrazione. Il sentimento comincia a farsi largo, nelle stanze della Giunta. “Sorge il sospetto di un vero e proprio accanimento, visto che l’Assessorato all’Ambiente e il Dipartimento di riferimento non rispondono a ben 57  note dall’inizio di questa consiliatura – svelano Catarci e Antonetti -  Esse contengono segnalazioni specifiche su parco Sbragia - Salerno, parco Scott, parco Mattia Preti, parco Ferrara – Arena, giardino Samuel Hanhemann, parco Baldini e tanti altri. Si tratta di richieste di nulla osta e autorizzazioni necessarie a rendere operative le proposte di associazioni o privati, disposti a offrire manutenzione gratuita e volontaria”.

LE PROPOSTE INASCOLTATE - Dunque neppure il ricorso al volontariato delle realtà locali, sembra fornire una valvola di sfogo. Ci sono esempi molto concreti che vengono presentati, come quello “dell’area ludica del parco Don Mario Picchi, che da oltre un mese poteva essere pulita dalla limitrofa associazione sportiva se solo qualcuno si fosse degnato di leggere e dare una risposta”. Ci sono poi casi di “attività commerciali che in cambio di occupazioni di suolo pubblico o concessioni di aree, potrebbero fornire servizi alla collettività, come per il parco Gregorio Preti nel quartiere Tintoretto Ottavo Colle e del parco Francesco Albani a Tormarancia.”

LA GENEROSITA' CITTADINA - Difronte a queste richieste avanzate da soggetti privati, associazioni e comitati, il Municipio denuncia un totale disinteresse del Campidoglio. Nel frattempo l’erba cresce e, con il caldo che comincia a farsi sentire, la salubrità delle aree verdi, torna ad essere problematica. Lo scorso anno intervistammo un residente ultraottantenne, impegnato nella raccolta di rifiuti nel parco del Pullino (Caduti del Mare). Ci sembrò un gesto di straordinaria generosità. Dunque, non replicabile all'infinito.

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