Assicurazioni per sfalciare i prati, la protesta parte da Garbatella: "Pensano che ci fanno un favore?"
Le realtà cittadine abituate a prendersi volontariamente cura del verde, protestano contro l'iniziativa del Comune. Annullati i primi appuntamenti di pulizia "non possiamo pagare assicurazioni e comprare i dispositivi di protezione individuale"
Hanno deciso di incontrarsi a metà settembre alla Garbatella, nel Parco delle Catacombe di Commodilla. Da lì, sabato 16 settembre, partirà la protesta delle tante realtà e dei cittadini che si prendono cura del verde. E che, a chiare lettere, rivendicano la propria determinazione a “non lasciarsi schiacciare dalla burocrazia”.
Dispositivi di protezione individuale
Alle autorizzazioni ed alle polizze assicurative, i cittadini che sono abituati a rimboccarsi le maniche per sistemare il verde pubblico, risponderanno con un’assemblea. Forse è il preludio ad una mobilitazione civica. “Sembra che ci stiano facendo un favore senza comprendere che, se molti parchi e giardini sono puliti e fruibili, è solo merito nostro” ripetono alcuni volontari impegnati alla Garbatella “siamo noi che chiudiamo i cancelli e sempre noi che sfalciamo e raccogliamo cartacce”. Ora dovranno farlo con i dovuti accorgimenti: dispositivi di protezione individuale e assicurazione.
La prova dei fatti
“Noi la polizza già ce l’abbiamo – spiega Maurizio Romano, presidente dell’Associazione i Casali della Memoria – però è chiaro che ha un costo che una piccola realtà fatica a sostenere. Invece i dispositivi di protezione individuale è difficile averne per tutti. Quante scarpe da lavoro bisognerebbe acquistare? Noi comunque abbiamo appena mandato via PEC una richiesta di pulizia dell'area recintata che circonda il casale Pontecorvo – zona Fonte Laurentina – quell’area è abbandonata da anni. Così facendo avremo subito modo di verificare quant’ è fluida questa metodologia”.
Le lacune della pratica burocratica
Le critiche, al Dipartimento ambiente che ha firmato la determinazione dirigenziale (624 del 3 agosto 2017) ed alla Giunta che ha elaborato le linee guida del verde, non sono mancate. “Non troviamo nel modulo, o nella pagina cui è allegato, alcun riferimento ai tempi di risposta Un minimo di rispetto esigerebbe che il Comune indicasse quanto meno un responsabile che prenda in carico la domanda e dei tempi di risposta (positivi o negativi) certi” fa notare il Comitato Parco Giovannipoli.
Le iniziative annullate ed i controllori
Sulle polizze, Retake ha già chiesto al Comune di fare un passo indietro, magari acquistandole a proprie spese per chiuque voglia fare interventi anche minimi, come svuotare i cestini dai rifiuti”. Intanto c’è chi, a fronte di questa policy che l’atto amministrativo impone, sta annullando le iniziative programmate. Dopo Vitinia è la volta di Fonte Laurentina, il cui Comitato di Quartiere fa sapere che “non possiamo in questo momento fare le nostre giornate ecologiche con l'aiuto dell'Ama , sia per l'assicurazione sia per la difficoltà a reperire fondi per i DPI e eventuale cartellonistica. Quindi quella che volevamo organizzare per i settembre salta”. Se l’obiettivo era incoraggiare la partecipazione, la determina del Dipartimento ambiente non ci sta riuscendo. E c’è chi , come il Comitato Giovannipoli, legge nelle complicazioni presenti nel modulo, il tentativo del Comune di farsi “controllore di chi vuole fare, scaricandosi al tempo stesso ogni responsabilità”.