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Garbatella Garbatella / Via Padre Reginaldo Giuliani

Garbatella, miracolo riuscito: il liceo Socrate riapre a tempo record

La scuola che "ha cambiato il quartiere", ha ripreso l'attività didattica. E da lunedì 9 giugno, grazie all'impegno della "comunità allargata" e delle istituzioni, riaprirà anche il piano dato alle fiamme

E’ stato ricostruito a tempo di record. Non sono passati neppure tre mesi dal 13 luglio. Una data che resta scolpita nella mente di quanti, a vario titolo, in quella scuola aveva lasciato un pezzetto di cuore. Neppure tre mesi per ricostruire le o aule completamente devastate a seguito di un incendio. Un brutto episodio che ha però contribuito a rafforzare il legame identitario tra il Socrate ed il territorio circostante.

UN ANNO TRAVAGLIATO -“Speriamo che sia un anno sereno" si lascia scappare intanto Vincenzo Rudi, Preside della scuola. Una frase buttata lì, che però restituisce la misura d’un anno travagliato. E non soltanto per la vicenda legata al rogo. Nel corso degli ultimi mesi, si ricorderà, il liceo si è segnalato in negativo anche per una serie di scritte omofobe apparse misteriosamente a maggio. Ma ad ogni azione corrisponde una reazione. E così, a quelle scritte scellerate, il territorio e le sue istituzioni hanno saputo rispondere egregiamente. Incontrando gli studenti, ma anche creando un osservatorio sull’omofobia, realizzato da 11Radio, il network della Comunicazione Sociale dell’ex Municipio 11.

LA RISPOSTA DEL TERRITORIO - Il rogo che a luglio ha sconquassato il piano terra del Liceo Classico, come in precedenza le scritte, ha avuto l’effetto sia di ricompattare la società civile, che le istituzioni. Nel primo caso, forse l’iniziativa più eclatante,  si è avuta in occasione della partita di solidarietà organizzata tra l’Ardita San Paolo e gli studenti del Liceo incendiato. Ma anche sul fronte istituzionale, le dichiarazioni, gli incontri, i tavoli tecnici, non sono mancati. Mostrando il desiderio d’una rapida ricostruzione  per la quale, spiegava all’epoca dei fatti il Presidente Catarci “il Ministero dell’Istruzione e la Regione hanno assicurato il sostegno economico, mentre Roma Capitale ed il Municipio VIII si sono impegnati per quello organizzativo e logistico.” 

LA COMUNITA' ALLARGATA - Promessa mantenuta. Il 2 settembre sono ricominciate le lezioni ma già dal prossimo lunedì torneranno ad essere agibili le aule date alle fiamme, ovvero quelle del primo piano, ormai pitturate di fresco. “Un’operazione  che è costata circa 700 mila euro, quasi tutti messi dalla Provincia – osserva Catarci – che voglio ringraziare, in particolare riferendomi al Commissario Ronciglione. Detto questo –aggiunge il minisindaco –il Socrate ha mostrato d’esser più forte del rogo. Un miracolo reso possibile dal fatto che quella scuola sa esprimere un sentimento tipico della comunità allargata.  In essa si riconoscono studenti ed ex studenti, insegnanti ed ex insegnanti, presidi ed ex presidi, in sostanza una rete che poi arriva ad abbracciare un intero quartiere e che fa da volano, in casi come questi, al raggiungimento di quello che io considero un vero e proprio miracolo”. 

Incendio al Liceo Socrate - Foto di Andrea Ronchini

UNA CRESCITA RECIPROCA - Un miracolo che comunque è frutto di decenni di lavoro. “Io sono stata una studentessa del Socrate, ed ora sono la mamma di un suo studente, oltre che Assessore municipale alla Scuola” osserva invece Paola Angelucci, a dimostrazione della compenetrazione che esiste tra il livello istituzionale e quello cittadino, quando si parla del Socrate. “E’ una scuola che nel corso dei suoi 42 anni di storia, ha cambiato il quartiere. Negli anni 70 la Garbatella era considerata quasi  una borgata, con tanti problemi legati allo spaccio ed al consumo di eroina. Il liceo classico ha fortemente contribuito a cambiare lo stile di vita dei giovani che lo frequentavano. La comunità è cresciuta insieme alla scuola e viceversa, anche attraverso forme di partecipazione stabili”. Eppure, nonostante il cambiamento, sono stati proprio degli studenti di quella scuola, a darvi fuoco. “Come genitore mi sento fortemente coinvolta perché vuol dire che qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto nel sistema educativo, e come istituzione locale dico che dobbiamo provare a capire cosa non ha funzionato, per cercare di migliorare questa relazione”. Ma al netto delle considerazioni espresse, per dirla con il Presidente del Municipio, “il Socrate è stato più forte delle provocazioni – riferendosi alle scritte omofobe – e più forte del rogo”. E la comunità allargata ringrazia.

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