Montagnola: “Oggi nel parco c'era una vipera. Così non va”

La settimana scorsa eravamo tornati a descrive la condizione in cui versa il parco Falcone e Borsellino. Particolare attenzione avevamo riservato allo stato dell’area dedicata ai bambini. Oggi torniamo sul tema perché, stando alla segnalazione di un residente, vi sarebbe stata trovata addirittura una vipera.

FONTANELLA SPENTA E LAMPIONI FULMINATI - “Spiace che solo a mezzo stampa si possa comunicare con l’amministrazione centrale e l’assessorato all’ambiente, ma il fatto è che qui le cose non vanno – premette Bruno Angelini, un genitore che frequenta il parco della Montagnola –  Più volte abbiamo sollecitato la Società ACEA per la mancanza di illuminazione dovuta a lampade esaurite. Più volte è stata sollecitata la società ACEA per l'unica fontanella, chiusa da ormai 30 mesi. Quella fontanella – spiega Angelini -  permetteva e permette alle oltre 150 persone tra bambini ed adulti che frequentano l'area,  di potersi dissetare”. La sua riattivazione, ricorda il residente,  era stata “sollecitata anche dal Presidente Catarci che rappresenta l'intero quartiere, ma nulla è stato fatto ad oggi”.

LA VIPERA TRA L'ERBA ALTA - I problemi in effetti sono gli stessi che già lo scorso anno avevamo descritto. In quell'occasione facemmo un sopralluogo con lo stesso residente, una sorta di “portavoce” dei genitori .  Ma da allora, in effetti, le cose non sono migliorate se non per l'intervento di alcuni cittadini che hanno sistemato le panchine. “L’impianto di irrigazione non è stato ancora  messo in funzione ed oggi è stata sorpresa una vipera tra gli accumuli di sporcizia e erba alta".

IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI - La presenza di un rettile molto pericoloso, in un'area deputata alla presenza di bambini, è un fattore che certamente non può lasciare indifferenti . "Non vogliamo pensare che si remi contro questa amministrazione Comunale – scrive Angelini  – ma e bene far sapere All'assessore di competenza e al Signor Sindaco che la cura del verde pubblico in una città che vive in affanno, è cosa prioritaria. Per questo – conclude la lettera il residente – è auspicabile che ci sia uno scatto di reni: non ci vengano a dire che mancano i fondi per tagliare un po' di erba e irrorare un prato,  o per fare un po' di pulizia in maniera più assidua”. Da aggiungere, rispetto a quanto segnalato dal cittadino, che il parco continua a restare alla mercè di tutti, poiché è stato divelto il lucchetto nel cancello d’ingresso. Un problema di sicurezza che si va ad assommare a quello dell'abbandono descritto. Un quadro non entusiasmante, per un parco dedicato alla memoria dei due giudici assassinati da Cosa Nostra.