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Ardeatino Eur / Via Alberto Ascari

Roma 70: l’unico campo di calcetto è impraticabile? Ci pensano i volontari dal pollice verde

Una rete di associazioni e comitati cittadini, attiva nel territorio da qualche mese, sabato 25 si prenderà cura del campo di via Alberto Ascari, invaso da oltre un metro di ricrescita erbosa

Nel quartiere di Roma 70, l’assenza di luoghi d’aggregazione costituisce un tema sentito.  Il problema, sembra colpire soprattutto i residenti più giovani, che non hanno spazi dove incontrarsi.  E così, festival musicali e iniziative culturali, devono esser spesso allestite in aree improvvisate, come i parcheggi dei mercati.

IL PROTAGONISMO CITTADINO - Nel territorio municipale però, da qualche mese,  si avverte un fervente movimento. Associazioni e comitati spontanei, stanno sempre più spesso prendendosi cura del  “bene comune”. Con  ripetute iniziative realizzate a  Garbatella ed a Montagnola, il protagonismo cittadino si è fatto strada.  E le aree verdi che  l’amministrazione non riusciva più a gestire, sono state curate e rimesse a nuovo. Queste iniziative sono state portate avanti da molti volontari che col tempo, hanno saputo creare una sorta di rete.

LA RETE A IMPATTO ZERO - Il network, fatto da realtà come il Comitato Parco Giovannipoli, Casetta Rossa, l’Associazione di Volontariato Il Territorio,  i No Pup Indignati di Leonardo Da Vinci; ma anche l'Associazione Nessun Dorma, il Comitato La Comunità, l’Associazione Parco Della Torre ed il CSOA La Strada, si è via via rimboccato le maniche. Comunicando attraverso la rete, poiché la condizione “sine qua non”  per farne parte, è di evitare qualsiasi tipo di affissione o volantinaggio. E così seguendo quest'approccio  “ad impatto zero”,  con un tam-tam sui social network, la rete di volontari sabato prossimo si è organizzata per mettere a nuovo un’altra area verde.

L'AREA DA RIPULIRE - A partire dalle 10 infatti, il campo di calcetto di via Ascari 180, sepolto sotto un metro abbondante di ricrescita erbosa, sarà tirato a lucido.  Si tratta dell’unico campo presente nell’intero, popoloso quartiere di Roma 70. Lasciarlo in quelle condizioni evidentemente, in una zona così avara di spazi aggregativi, non era davvero il caso. Per questo i volontari, armati di zappe rastrelli e tosaerba, si sono dati appuntamento E, come ha ricordato Leonardo de “Il Territorio”, le porte sono aperte a chiunque, visto che si può partecipare “anche solo portando un dolcetto o una bevanda per la colazione”. Una richiesta accettabile che rendererà ancor più “appetibile” prender parte all’iniziativa. 

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