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Antisemitismo: aggredita sul web l’Assessore Carla Di Veroli

Duri attacchi all'Assessore, rea d'aver impedito l'istituzione di via Almirante, di essere la nipote della Spizzichino e d'esser impegnata nella lotta all'antisemitismo

Carla di Veroli, Assessora al Municipio XI con delega alla Memoria, è stata vittima di un recente attacco, perpetrato a mezzo web, di chiara matrice antisemita.

L'ATTACCO SUL WEB. Attraverso un forum di discussione presente su Stormfront Italia, sito attraverso il quale, senza timori censori, vengono scambiate considerazioni di stampo palesemente razzista, l’Assessora è stata derisa ripetutamente, per le sue origini ebraiche. In particolare, un membro del forum, nascosto da un nickname e da una grottesca immagine di Hitler con la sovrimpressione “Yes we can”, ha attaccato Di Veroli per le sue frequentazioni nei circoli gay,  e per essere stata tra le principali responsabili, del respingimento della proposta d’intitolare una via a Giorgio Almirante.

LE ACCUSE DELIRANTI. La Di Veroli, definita  nel sito con osceni neologismi di matrice razziale, è stata anche accusata di doppiezza, per l’esser, in Italia, una persona democratica, ed all’estero, questo recita l’illazione “sionista fino al midollo, tanto da deridere e prendersi gioco pure dei pacifisti della Freedom Flottilla”.

L'AFFONDO FINALE. Inoltre,  a rendere ulteriormente deprecabile, il quadro, il richiamo a Settimia Spizzichino, unica donna sopravvissuta ai rastrellamenti del ghetto, definita, sempre dallo stesso utente del sito, “olo-miracolata”. Un ennesimo insulto alla memoria non soltanto di una persona, in questo caso Spizzichino, che sulla propria pelle ha vissuto l’aberrante esperienza della deportazione. Ma anche di quanti, come la Di Veroli, si sono impegnati per impedire che, determinate oscenità, avvenute in un’epoca non ancora remota, possano tornare ad accadere.
 

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