rotate-mobile
San Paolo San Paolo / Via Ostiense, 186

Nomadi nella basilica di San Paolo: continua l'occupazione degli sgomberati

Nella basilica di San Paolo ci sono ancora i nomadi sgomberati dal campo di Casal Bruciato. Hanno dormito lì e intanto le associazioni e il comune tentano una mediazione per risolvere la situazione

Non è semplice la situazione nella basilica di San Paolo. Ieri la chiesa è stata occupata dai nomadi che sono stati sgomberati dall'insediamento abusivo di Casal Bruciato e poi si sono diretti alla basilica dove hanno passato la notte.

La situazione è quasi surreale davanti all'entrata della basilica. Da un lato, i turisti ammirano gli scorci artistici e architettonici guardando con aria interrogativa quel mucchio di nomadi e giornalisti. Dall'altra loro, i rom sgomberati da via dei Cluniacensi che sono sul fianco destro dell'entrata. Divisi: alcuni sono usciti dalla basilica e non vengono fatti rientrare, altri sono ancora dentro, divisi dalla cancellata del perimetro esterno. Cercano di parlarsi, attraverso le sbarre mariti comunicano con le moglie, si passano oggetti e qualcosa da bere o da mangiare. Presente anche il presidente del Municipio XI Andrea Catarci che, da ieri, controlla la situazione e cerca una soluzione. Così come stanno facendo le associazioni, alcune delle quali si sono mosse ieri sera per portare da mangiare a queste persone. Molti sono adulti, ma ci sono anche diversi bambini che si aggirano lì intorno alla basilica. Davanti all'ingresso c'è la sicurezza che non lascia più entrare i rom usciti e dentro ce ne sono ancora altri. Il comune ha offerto un sostegno economico e il rimpatrio, ma la maggior parte sembra decisa a non accettare.

Basilica di San Paolo occupata dai rom foto di Flavia Grossi

Continua dunque a Roma l'emergenza nomadi. Nella settimana trascorsa sono stati diversi gli sgomberi effettuati dal comune: ieri lo sgombero in via di Cluniacense a Casal Bruciato a cui è seguita questa occupazione, il giorno prima le ruspe sono arrivate in via del Flauto dove, dopo lo sgombero è divampato un incendio, ancora prima è stato smantellato parte del campo nomadi in via Severini e, anche qui, dopo le ruspe un nuovo incendio, ancora prima lo sgombero nella sede della ex Mira Lanza, dove i rom, a più riprese sono cacciati e tornano da anni. A Termini, invece, continua il viaggio degli immigrati tunisini che, ormai senza patria, sono in attesa di un biglietto per Ventimiglia. In questo clima la comunità di Sant'Egidio ha criticato duramente l'atteggiamento dell'amministrazione capitolino per la modalità degli sgomberi e per la politica, priva d'accoglienza, che il comune sta utilizzando. Stasera, la città sarà in piedi per le veglie Pasquali e domani sarà il giorno di Pasqua che i romani stanno già festeggiando, continua, invece, la passione dei senza tetto e dell'amministrazione sommersa da questa eterna emergenza.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nomadi nella basilica di San Paolo: continua l'occupazione degli sgomberati

RomaToday è in caricamento