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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ostiense, addio al 761. Criticata la decisione di Atac

La soppressione della linea 761 che, partendo da San Paolo arrivava alla Cecchignola, non è piaciuta. Veniva utilizzata da molti utenti, soprattutto anziani. Santori: "Abbiamo raccolto le proteste di molti residenti"

La razionalizzazione delle linee di superficie che, ormai da quasi un anno, Atac sta portando avanti, ha comportato la soppressione di alcuni bus. Al loro posto sono aumentate le corse di alcune vetture. In altri casi, si è proceduto alla creazione ex novo di altre linee. Ma inevitabilmente, il processo che l’azienda sta realizzando, non è esente da critiche.

UNA LINEA STORICA - “Quella che Atac definisce una ulteriore fase di razionalizzazione dei trasporti bus in superficie  per i cittadini di Ostiense, San Paolo e Laurentina si tratta esclusivamente dell’ennesimo taglio netto ai servizi voluto dalla giunta del Sindaco Marino” scrivono in una nota congiunta il Consigliere regionale Fabrizio Santori ed il Presidente del Comiato L’Ostiense. “La storica linea bus 761, che partiva da San Paolo all’altezza della scuola Armellini per terminare all'interno della città militare della Cecchignola, passando per punti di rilievo quali il Santuario delle Tre Fontane e numerosi uffici, sarà soppressa” ricordano i due.

I CITTADINI DANNEGGIATI - La scelta di Atac viene contestata per un motivo. “ La linea era da sempre molto utilizzata in particolare da anziani e lavoratori e quindi il danno è davvero rilevante in termini di mancati servizi pubblici. L'azienda obietta di utilizzare la metro ma crediamo si tratti di una risposta ridicola e inconsapevole delle reali esigenze dei residenti di questo territorio: il primo tratto della Via Laurentina, solo per fare un esempio- incalzano i due -  si caratterizza per una forte salita in entrambi i sensi di marcia e questo quadrante rimarrà tagliato fuori dalla rete trasportistica”.

LE PROTESTE - Il malumore, stando a quanto dichiarano Santori e De Santis, sarebbe diffuso. “Abbiamo raccolto le proteste di molti residenti che chiaramente ci parlano di un vero e proprio taglio al servizio pubblico e, a questo punto, siamo pronti a proteste forti e civili. Civili, a differenza di questi atti che nella sostanza colpiscono proprio i più bisognosi di questa città, una città che va al contrario dove biglietti e abbonamenti aumentano mentre le linee vengono soppresse. Qualcosa davvero non quadra e auspichiamo che si trovi un’immediata soluzione al problema ”.

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