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San Paolo: rinviato lo sfratto ad un invalido al 100%

La spada di Damocle degli sfratti continua a pendere su molti cittadini romani, inquilini degli enti previdenziali e non. Cresce il disagio abitativo e aumenta la percezione di una situazione emergenziale

Un inquilino moroso di San Paolo, completamente invalido, ha rischiato d’esser sfrattato. Non è il primo ad essersi trovato in questa condizione nel territorio municipale. E non è sicuramente l’unico a vivere con angoscia l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che, nel suo caso, si presenterà nuovamente alla porta tra trenta giorni.

UNA MOROSITA' INCOLPEVOLE - “E’ stato rinviato di un mese l’ennesimo sfratto previsto ai danni di una persona in precarie condizioni fisiche” fa sapere il Preisdnte del Municipio IX Andrea Catarci. L’inquilino in questione “ invalido al 100%, è divenuto moroso in modo incolpevole per l’aggravamento dello stato di salute ed i relativi problemi socio-economici”. Una situazione critica. Purtroppo non l’unica.

LE DISMISSIONI DI ENPAIA - “ Gli uffici municipali ogni giorno vedono aumentare le richieste di aiuto di persone che non sono più in grado di sostenere gli attuali livelli economici degli affitti e che, loro malgrado, non mantengono i patti economici stabiliti”. Si parla dunque dei cosiddetti morosi, che tuttavia non sono gi unici a popolare la galassia dell’emergenza abitativa. “ Sono in altrettanta difficoltà, numerosi inquilini degli edifici di proprietà di alcuni ex enti previdenziali, in particolare l’ENPAIA, colpiti da politiche di dismissione e aumenti degli affitti”.

EMERGENZA CONTINUA - Da via Pincherle a via Primo Carnera via di Grotta Perfetta, dunque da Marconi a Roma 70, sono numerosi gli inquilini della Fondazione ENPAIA, a vivere una condizione di estrema precarietà abitativa. “Le persone colpite dalle ingiunzioni di sfratto appartengono per lo più a quel ceto medio che originariamente, nel rapporto redditi disponibili e affitto, non aveva problemi a sostenere le spese – riconosce il Presidente Catarci, che aggiunge -   Purtroppo l’emergenza si è trasformata da situazioni eccezionali a circostanze da affrontare quotidianamente, senza però avere a disposizione gli strumenti idonei per intervenire”.

LE NECESSARIE RISPOSTE - La proposta del Municipio VIII per arginare una situazione fuori controllo, è da anni la stessa: una moratoria degli sfratti. Ma la partita non è soltanto da giocarsi entro le mura cittadine. Catarci infatti rivolge un “appello alle amministrazioni comunali e regionali per interventi rapidi di assistenza nelle situazioni di maggiore difficoltà. C’è necessità di politiche ed interventi adeguati, a cominciare dall’apertura di un tavolo cittadino con gli ex Enti previdenziali per fermare tutte le procedure di sfratto in corso, nonché per procedere a sospendere le esecuzioni nei casi di morosità incolpevole, investendo direttamente del tema il Prefetto ed il Governo nazionale”.

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