Cantiere Vaticano privo di informazioni: Catarci presenta esposto in procura

Il presidente del Municipio XI, Andrea Catarci ha presentato un esposto in procura per fare chiarezza sull'edificazione in corso di un ospedale di proprietà del Vaticano, vicino alla Basilica di San Paolo. A mettere in luce alcune irregolarità, prima tra tutte, la mancanza della cartellonistica informativa obbligatoria per legge, lo scorso 29 settembre la trasmissione "Le Iene".

"Le costruzioni - dichiara il presidente del Municipio Roma XI, Andrea Catarci - variabili da due a quattro piani fuori terra, destinate all'ampliamento dell'ospedale Bambin Gesù, si stanno realizzando senza nessuna attenzione al contesto in cui vanno ad inserirsi, ignorando gli Uffici tecnici competenti di Regione, Comune e Municipio, a cui non è stato richiesto nessun permesso a costruire. Per di più i nuovi edifici sono previsti, su un suolo di inestimabile rilevanza storico-archeologica ed in un sito di altrettanto indubbio valore paesaggistico."

"L'art.16 dei Patti Lateranensi del 1929 - continua il presidente Catarci - che prevede la facoltà della Santa Sede di dare ai propri immobili l'assetto che ritiene opportuno, non può significare libertà di costruire come e quanto si vuole, ignorando le leggi urbanistiche e stravolgendo gli equilibri di un quartiere già densamente popolato e vissuto come San Paolo. La polizia municipale non può entrare nel cantiere per il carattere di extraterritorialità dell'area e all'Ufficio Tecnico Municipale non è rimasto che elaborare una relazione dall'esterno."

"Tutto il materiale - conclude Andrea Catarci - è stato raccolto in un esposto ed inviato alla Procura della Repubblica, chiedendo di accertare i fatti e le eventuali responsabilità".