La riqualificazione di Valco San Paolo potrebbe ripartire a breve. La vicenda relativa all’edificazione della “piscina paesaggio” non ha mai trovato compimento. Nonostante gli importanti capitali investiti, pari a 16 milioni di euro. La novità sta nel fatto che ora c’è una data di consegna dei lavori.

AVVIO E CONCLUSIONE LAVORI - “Dopo aver sollecitato il Ministero delle Infrastrutture, incaricato dell’ultimazione del Polo natatorio di Valco San Paolo, si è avuta l’importante notizia del prossimo avvio dei lavori per il completamento degli impianti e la messa in sicurezza dell’opera – ha fatto sapere il Presidente del Municipio Andrea Catarci .L’Ente di prossimità, nonostante il tentativo di tenere accesi i riflettori sullo spreco di risorse pubbliche negli anni perpetratosi, è stato spesso tenuto a margine del progetto di riqualificazione. Ed allo stesso Municipio, le informazioni sono talvolta arrivate col contagocce. La novità, si diceva, sta nel fatto d'aver“ appreso che l’11 luglio scorso, l’area è stata consegnata all’impresa aggiudicatrice, la SICRA Srl, che sta allestendo il cantiere per una durata di 180 giorni previsti. Si dovrà attendere una seconda fase, riguardante le opere impiantistiche e civili – ha spiegato Catarci –   per rendere davvero fruibile il complesso, che il Ministero si impegna a consegnare entro giugno 2015”.

IL QUADRANTE - La sistemazione delle piscine, da anni chiuse ed inaccessibili, di per sé non comporterà il rilancio del quadrante. Nelle ultime settimane la zona ha assunto spesso gli onori della cronaca. In positivo, per le dichiarazioni congiunte delle istituzioni capitoline e del rettorato di Roma Tre, che hanno informato la cittadinanza degli investimenti che saranno impegnati nell’area. In negativo per le segnalazioni sul reiterarsi di alcuni incidenti che sarebbero accorsi agli studenti del Dipartimento d’Ingegneria.

IL RILANCIO ED IL CONFRONTO - Rilanciare Valco San Paolo, comporterebbe anche delle ricadute positive sull’area della Vasca Navale, poco distante. Un tema che l’amministrazione municipale ben conosce, tant’è che il Presidente Catarci, nell’augurarsi “che questa sia davvero la volta buona”  ricorda come “accanto alla ultimazione del Polo sia necessario realizzare quelle opere di riqualificazione indispensabili per l’area". L'elenco, lungo, è già noto ai residenti.  Si parla infatti della "riqualificazione di Lungotevere Dante, come anche della realizzazione di un percorso ciclabile, fino ad arrivare alla creazione di aree verdi per migliorare la fruibilità dell’Ansa del Tevere, mettendone in risalto le specificità ambientali e paesaggistiche.” Al fine di ottenere i predetti obiettivi e per “evitare l’insorgere di ulteriori problematiche, Il Municipio Roma VIII chiede alla Giunta capitolina di avviare al più presto un'azione congiunta di tutti gli Enti interessati”. Comune, Municipio e Ministero delle Infrastrutture.