San Paolo, fiamme al Bidet. L'indifferenza del Comune colpisce ancora
Le sterpaglie che circondano l'albergo incompiuto di San Paolo hanno preso fuoco. Il degrado dell'area, ha rischiato di porre fine ai sogni del Municipio che continua a sollecitare il Comune ad acquisire la struttura
Si è temuto il peggio. La settimana ha rischiato di aprirsi con la notizia di un grave incendio a San Paolo. Fortunatamente le fiamme che hanno bruciato le sterpaglie intorno al Bidet, sono state prontamente domate. E la fatiscente struttura, per il rapido intervento dei Vigili del Fuoco, non sembra ne sia rimasta danneggiata.
DOMATE LE FIAMME - A diramare la notizia ci hanno pensato il Presidente del Municipio ed il suo Assessore all'Urbanistica. “Si è registrato, poche ore fa, un principio di incendio all’interno dell’area dell’Albergo incompiuto nel quartiere San Paolo, tra via Giustiniano Imperatore e Via Costantino – scrivono Catarci e Miglio in una nota – Sono intervenuti i Vigili del Fuoco, allertati dalla vigilanza presente sul posto, per domare le fiamme e spegnere sul nascere una situazione che avrebbe potuto portare a conseguenze ben più pesanti di qualche sterpaglia bruciacchiata”.
IL CAMPANELLO D'ALLARME - Poteva andare peggio quindi. E tuttavia quello di oggi, è stato l’ennesimo campanello d’allarme. “Nel tempo si è avuto modo di sollecitare in più occasioni la proprietà della struttura per la messa in sicurezza dell’albergo e di tutta l’area di competenza, nonché è stato chiesto al Sindaco Marino e alla Giunta di acquisire a patrimonio pubblico l’edificio, in modo da farlo uscire, una volta per tutte, dallo stato di degrado e abbandono in cui è ridotto da anni” ricordano il Presidente Catarci e l’Assessore Miglio.
STERPAGLIE E RIFIUTI - Gli sforzi dell’Ente di prossimità di accendere i riflettori sul destino della struttura, sono valsi a poco. “Chi si trova a passare davanti a quello che viene chiamato Bidet - ammettono i due amministratori - vede un nuvolo di sterpaglie secche ovunque, rifiuti solidi sparsi qua e là, situazioni che non fanno che aumentare le possibilità, vista la calura di questi giorni, dello svilupparsi di incendi e di possibili pericoli per la salute e la sicurezza pubblica.”
IL FUTURO DELLO STABILE - Il timore che al Bidet dopo le occupazioni simboliche, le scritte vandaliche ed i principi d’incendio, possa succedere qualcos’altro di nefasto, è concreto. Per questo Catarci e Miglio tornano a ribadire la necessità di “prevedere l’acquisizione al patrimonio pubblico in forma di risarcimento dell’edificio e dell’intera area”. Soltanto facendo così si potrà “trasformare un bene oggi inutilizzato e fonte di degrado in qualcosa di positivo per la collettività, come un ostello per i giovani o un servizio per l’emergenza abitativa.”
