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Via Rasella e Fosse Ardeatine: a Casale Garibaldi una serata per non dimenticare

La Città dell'Utopia ed il Servizio Civile Internazionale hanno organizzato una serata con dibattito e proiezioni video, derivante "dall'atto di guerra di Via Rasella", pagato con la rappresaglia delle Fosse Ardeatine

Settant’anni fa,  il 21 marzo del 1944, 335 civili persero la vita a seguito di una rappresaglia nazista. All'origine un'attentato che coinvolse 33 militari tedeschi. Secondo una video intervista ad Enrich Priebke rilasciata dal suo avvocato il 17 ottobre 2013, il gesto fu deliberatamente compiuto perché i GAP credevano “che una nostra rappresaglia  - spiegava l’ex capitano delle SS - avrebbe comportato una rivoluzione della popolazione”. L'attentato di via Rasella si sarebbe compiuto, secondo questa versione dei fatti, per suscitare un eccidio. Propedeutico ad una sollevazione popolare.

L'IMPORTANZA DELLA MEMORIA STORICA - Martedì 25 marzo, a Casale Garibaldi si cercherà di fare un po’ di chiarezza su quest’episidio. Grazie ad un’iniziativa realizzata dal Servizio Civile Internazionale e dalla Città dell’Utopia, “Ripercorreremo la storia della liberazione di Roma contro il revisionismo storico: l’atto di guerra di Via Rasella – scrivono gli organizzatori – è stato frutto di giovani coraggiosi che lottavano e rischiavano la vita per una società libera e giusta. I nazisti, l’hanno fatta pagare duramente a tutta la città con la rappresaglia sanguinosa delle Fosse Ardeatine. Da qui ha inizio la nostra storia”. All’incontro, che prevede un’apericena e successivamente un dibattito con proiezioni video, parteciperanno Davide Conti della Fondazione Lelio Basso e Germana Napoleoni dell’Associazione Famigliari Martiri delle Fosse Ardeatine.
 

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