Aumentano le mense e sparisce il biologico: a Garbatella è rivolta

Marmellata, cioccolata e frutta biologica, apparecchiate davanti ad un grande cartello con su scritto “Cibo per la mente”. Così si è presentato, questa mattina, l’ingresso della scuola elementare “Cesare Battisti” e della materna “La Coccinella” ai numerosi bambini del quartiere Garbatella.

L’iniziativa è stata lanciata dai genitori dei giovanissimi studenti per protestare contro gli accordi presi dal comune di Roma, lo scorso dicembre, con le imprese di ristorazione che riforniscono le mense scolastiche.

“A settembre la retta per il servizio di mensa è aumentata da 45 a 80 euro - ha spiegato Miriam, madre di un alunno della Cesare Battisti - ma non è migliorata la qualità del servizio. Grazie ad una recente circolare comunale, le mense delle scuole elementari e materne di tutta Roma stanno eliminando molti prodotti biologici o DOP. Parliamo del parmigiano reggiano, del burro, del riso e altri ancora, che verranno sostituiti con prodotti convenzionali e non biologici”.

Insomma il messaggio è stato chiaro: “se si vuole cambiare il servizio di mensa, bisogna cambiarlo in meglio”. Per questo le mamme e i papà dei due istituti scolastici hanno deciso di offrire una sana merenda biologica ai bambini che entravano a scuola.

Insieme a loro erano presenti anche il consigliere provinciale Gianluca Peciola e il presidente del Municipio XI Andrea Catarci. “Questa iniziativa di protesta organizzata dai genitori della scuola – ha dichiarato il consigliere Peciola - vuole mandare un segnale importante all’assessore capitolino alla Scuola Marsilio e al sindaco Alemanno. I genitori stanno iniziando a mobilitarsi perché è inaccettabile che a fronte dell’aumento delle rette delle mense scolastiche si abbassa la qualità del servizio”.

Anche il presidente Catarci è entrato nel merito dei provvedimenti adottati dall’amministrazione capitolina.  In questo modo – ha aggiunto il presidente del Municipio XI – si colpiscono i più piccoli e si continua a dequalificare uno dei migliori modelli scolastici d’Italia e d’Europa”. Dopo le azioni simboliche, i genitori della due scuole hanno già in mente delle proposte da presentare al consiglio scolastico. Una di queste è l’autogestione del servizio di mensa, nei limiti della autonomia riconosciuta ad ogni istituto.