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Garbatella San Paolo / Via del Valco di San Paolo

Il Polo Natatorio inaccessibile per il Municipio e la Polizia Giudiziaria

Il Presidente del Municipio è stato nuovamente respinto dalla vigilanza, all’ingresso del Polo Natatorio. Ma questa volta la stessa sorte è toccata anche alla Polizia Giudiziaria

Per la seconda volta, nel giro di una sola settimana, il Presidente del Municipio XI, che voleva sincerarsi delle condizioni in cui versa il Polo Natatorio di Valco San Paolo, è stato respinto all’ingresso.

NEGATO ACCESSO AL MUNICIPIO ED AI VIGILI - “Omertà e disprezzo delle regole: non ci sono altre espressioni per definire il comportamento della Presidenza del Consiglio in relazione alla vicenda del Polo Natatorio di Valco San Paolo, costato 16 milioni di euro, in funzione – durante i Mondiali di nuoto del 2009 -  ed abbandonato al degrado. Da Palazzo Chigi si ripete il ritornello di una prossima consegna del Polo ma si fatica a crederci, visti i precedenti di annunci simili rimasti parole al vento - ha dichiarato il minisindaco Andrea Catarci, in una nota stampa che ha aggiunto - alla Presidenza del Municipio Roma XI ed alla Polizia Giudiziaria è stato interdetto l’accesso, in nome della presunta attività di un cantiere che in realtà risulta da mesi del tutto immobile. Si è poi spiegato che è in corso il collaudo statico dell’opera, cosa che è stata già fatta e che è stata anche inviata in copia al Municipio Roma XI”.

UN CANTIERE SENZA NESSUNA INDICAZIONE  - "Siamo di fronte, insomma, a un cantiere che lavora senza farsene accorgere da nessuno, al punto da non esibire neanche una tabella con le basilari e necessarie informazioni previste dalla normativa. Un cantiere che ha pretese di extraterritorialità rispetto all’Ente municipale e alla Polizia Giudiziaria, ma che è evidentemente frequentato dalle persone che danno vita ogni fine settimana al mercato abusivo tollerato vergognosamente dalla Giunta Alemanno malgrado le reiterate denunce del Municipio Roma XI e del Gruppo XI di Polizia Locale. Dopo lo squallido episodio odierno si sta interessando la Procura della Repubblica e tutte le Istituzioni preposte al controllo di irregolarità evidenti. Si è di fronte ad un altro capitolo di una pessima storia italiana – conclude la nota Catarci - in cui si mescolano affari privati, menefreghismo istituzionale, sperpero di denaro e disprezzo della cosa pubblica, in cui non potevano mancare bugie e omertà.”


UN CANTIERE SENZA OPERAI - A supporto della nota stampa rilasciata dal Presidente del Municipio XI, poiché ne siamo stati testimoni, dobbiamo confermare che, nella mattinata di mercoledì 5 dicembre, un vigilante ha impedito l’accesso al Polo Natatorio sia alla Polizia Giudiziaria che al referente istituzionale del territorio, motivando la decisione con il fatto che, nel Valco, è attivo un cantiere. Nonostante ciò, e sebbene la stessa indicazione sia stata rilasciata telefonicamente al Presidente Catarci da un referente dell’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non abbiamo notato alcun cartello con le consuete indicazioni che si rendono necessarie in presenza di un cantiere. Viceversa, sebbene siamo rimasti fuori dalla recinzione perimetrale, abbiamo avuto la netta sensazione che non si stesse svolgendo alcuna attività lavorativa, nell’area del Polo Natatorio, ad eccezione di quella di guardiania.


IL MOTIVO DEL SOPRALLUOGO - “Oggi sono venuto qui – ha dichiarato Catarci, al momento di lasciare l’area antistante il Polo Natatorio – perché ci è stato detto che sono stati trovati i soldi per completare il cantiere. Ma dal momento che il 31 dicembre l’Unità di Missione, creata nel 2009 per i Mondiali e prorogata per le celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, cesserà di esistere. Dal momento che siamo già al 5 dicembre, volevo verificare se, in effetti, c’erano stati dei progressi, ma sembra, evidentemente, di essere in presenza di un altro cantiere extraterritoriale”.

Polo Natatorio Valco San Paolo In Alto Mare

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