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Garbatella Garbatella / Via Costantino

Piazza dei Navigatori, il Comune rimescola le carte: "Vogliamo recuperare 30 milioni"

La Giunta Raggi ha deciso di realizzare una nuova convenzione, "per recuperare oltre 30 milioni di euro che altrimenti l'amministrazione capitolina avrebbe rischiato di perdere". Catarci: "Non è che vogliono autorizzare la costruzione di un nuovo palazzo?"

Il Comune gioca d’anticipo. A poche ore dall'annuncio di un'assemblea pubblica su  "10 mesi di sgoverno municipale", il M5s realizza una mossa inaspettata.  Prende l'iniziativa ed a sorpresa prepara una delibera sulla convenzione di "Piazza dei Navigatori. E' uno dei temi più caldi, nel territorio. Martedì 21 l'ex presidente Catarci l'aveva definita "la truffa capitale" e, contestualmente, aveva fatto sapere d'aver presentato un nuovo atto da discutere in Municipio. Il Campidoglio è stato però velocissimo ed "in vista della scadenza della convenzione urbanistica tra Roma Capitale e le società proponente, senza che queste ultime abbiano portato a termine le opere pubbliche previste" ha preparato la contromossa: una delibera di Giunta.

UNA NUOVA CONVENZIONE - “A seguito di una vicenda lunga e complessa, siamo giunti a un accordo che permette di recuperare un importo complessivo pari a oltre 30 milioni di euro che altrimenti l'amministrazione capitolina avrebbe rischiato di perdere – ha fatto sapere l'assessore all'Urbanistica ed alle Infrastrutture, Luca Montuori –  Il percorso prevede, attraverso un atto già allegato alla presente delibera, che le società che avevano stipulato le precedenti convenzioni si impegnino a sottoscrivere entro sei mesi una nuova convenzione che definirà nel dettaglio le modalità di realizzazione delle opere necessarie”.

GLI ONERI DA VERSARE - “Oltre al completamento delle opere di urbanizzazione strettamente necessarie – precisa l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Andrea Mazzillo – viene così imposto ai proponenti il versamento a Roma Capitale di 16 milioni di euro per quelle che non potranno più realizzare: tali somme saranno vincolate dall’amministrazione alla riqualificazione di quella stessa area, che verrà così dotata di tutte le infrastrutture urbane di cui ha bisogno. Questo avverrà attraverso un percorso partecipato che terrà conto anche delle mutate esigenze del territorio”.

IL CONFRONTO CITTADINO - Il percorso partecipato cui ora la Giunta Raggi fa riferimento, avverrebbe però dopo la decisione appena annunciata.  Una tempistica che non ha mancato di sottolineare anche l’ex presidente del Municipio VIII Andrea Catarci.  “Leggeremo con attenzione la delibera comunale che è stata prodotta senza nemmeno ascoltare i numerosi Comitati locali ed Associazioni che su questa battaglia lavorano da anni. Lo faremo senza rinunciare a rilanciare da subito la nostra posizione, contraria alla realizzazione del terzo palazzo ed all’uso abusivo di quelli già esistenti”.

LA DESTINAZIONE - La proposta dell'ex Minisindaco è sempre la stessa. “Una risoluzione in danno della Convenzione ed all'acquisizione al patrimonio pubblico degli edifici da parte di Roma Capitale”.  Questioni già espresse da parte delle precenti consiliature. Nel 2015 l'amministrazione municipale aveva anche avviato un tavolo di confronto permanente, ma poi le divergenze sulla destinazione d'uso dell'immobile di via Costantino erano rimaste. Da parte della sinistra, l'intenzione di metterlo a disposizione delle persone che vivono in emergenza abitativa, non aveva trovato molte sponde. C'era poi da dirimere anche la questione relativa al terzo edificio previsto e mai edificato.

LE DOMANDE - “Non è che si intende autorizzare il terzo palazzo ancora da costruire per sbloccare la situazione – s’interroga Catarci – e magari non è che si intende farlo addirittura prima di vedere opere pubbliche e soldi per la città? – s’interroga Catarci -  perché invece perchè non si fa rispettare la sentenza del Consiglio di Stato liberando dagli occupanti abusivi il palazzo dove ha sede una società della Confcommercio?”. Le risposte, inevitabilmente arriveranno durante  quel percorso partecipato che gli assessori capitolini hanno annunciato. Nel frattempo, tutte le questioni restano sul piatto.

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