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Garbatella Garbatella / Via Giacinto Pullino

Garbatella: il Parco Pullino nuovamente nel degrado

A poche settimane dalle recente sistemazione, l’area verde è nuovamente nel degrado. Per il Municipio diventa necessario un passaggio di consegne e la sperimentazione di un’autogestione cittadina

Era il 2 luglio, il giorno in cui scrivemmo, per l’ultima volta, della bonifica di alcune aree verdi della Garbatella. In via Giovannipoli e Desiderio Nobels, vennero sistemati i due parchi, contestualmente ad un terzo: il parco del Pullino.
A distanza di appena tre settimane, la Presidenza del Municipio torna a denunciare lo stato di degrado cui, nuovamente, soggiace l’area. I problemi, da quanto si apprende, sono sempre gli stessi: cancelli aperti, cestini stracolmi e maleodoranti, giochi rotti. Ma procediamo con ordine.

Le cause del degrado. “Ancora una volta si levano dal quartiere Garbatella numerose proteste dei cittadini che si affiancano alle note ufficiali di protesta del Municipio XI per l’indecorosa situazione in cui versa il Parco Caduti del Mare, a via Giacinto Pullino. Dopo una bonifica avvenuto circa un mese fa – ricorda il Presidente Catarci - la situazione di degrado è tornata a manifestarsi in forma ancor più preoccupante di prima. I cancelli rimangono sempre aperti negli orari non previsti, i cestini porta rifiuti sono stracolmi, tanti giochi per i bambini sono danneggiati, il tutto per l’assenza di custodia e manutenzione da parte del Campidoglio.” Per il minisindaco le responsabilità sono evidenti.

Le responsabilità dell'amministrazione. “L’area verde è in consegna all’Assessore capitolino Ghera, nonostante il Municipio Roma XI abbia chiesto di assegnarla all’Assessorato all’Ambiente e al Servizio Giardini, deputati proprio alla manutenzione dei parchi urbani. Fatto sta che per Parco Pullino, come per Parco Serafini poco distante, per Parco Nobels davanti all’oratorio del quartiere e per gli spazi di Piazza Caduti della Montagnola, non ci sono risorse adeguate e non c’è alcuna cura – sottolinea Catarci - E pensare che si tratta di quattro luoghi importanti per la cittadinanza e la qualità della vita, che sono stati tutti oggetto di lavori di riqualificazione negli ultimi anni.” Quale soluzione, dunque, si prospetta per i tanti fruitori dei parchi menzionati? Per il Presidente Catarci, la ricetta è sempre la stessa: un’autogestione cittadina.

La proposta del Municipio. “Se con due Assessorati coinvolti non si riesce ad evitare l’attuale disastro – conclude Catarci - si mettano a disposizione del Municipio Roma XI un minimo di risorse economiche per procedere alla sperimentazione di un’autogestione dei cittadini supervisionata dall’Ente Territoriale.”  Una proposta interessante. Potenzialmente utile, se consentirà d’ identificare i vandali che, a distanza di poche settimane, hanno ripreso nell’opera di devastazione degli spazi pubblici. Mortificando gli sforzi economici delle pingui casse capitoline e contestualmente, rendendo vane le reiterate denunce del Municipio XI.
 

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