Garbatella, Parco Malocello: manutenzione garantita per due anni
Inaugurato per la seconda volta, il Parco Malocello e l'adiacente giardino sono ora fruibili. Resta da decidere come utilizzare l'edificio della bocciofila. Al vaglio varie proposte, tra cui quella d'una scuola per ortisti
Il parco Malocello e l’adiacente giardino Malaspina, sono finalmente aperti al pubblico. Alla cerimonia d’inaugurazione, questa volta, non è seguita la chiusura dei cancelli, come avvenne due anni fa. Le due aree verdi, quindi, sono nelle disponibilità dei residenti che già dalla mattinata hanno cominciato a frequentarle.
LA MANUTENZIONE - C’è una novità importante, da segnalare. “Il Consorzio Ostiense Papareschi, che ha realizzato e manutenuto le due aree verdi, si è preso l’impegno di continuare a farlo per i prossimi due anni. Non era un atto dovuto, poiché si tratta di aree pubbliche – ci spiega l’Assessore all’Ambiente Emiliano Antonetti – pertanto gliene siamo grati”. Sulle motivazioni che hanno ritardato di due anni l’apertura delle aree verdi, Antonetti ci spiega che “la passarella che congiunge i due giardini, non aveva fatto il necessario collaudo”.
LE AREE A DISPOSIZIONE - Il Parco Malocello e quello intitolato al navigatore Malaspina, sono risultati ben curati, sia per quanto riguarda la manutenzione del verde che per le aree ludiche presenti. C’è anche una pista da bocce ed uno stabile, sul cui utilizzo sono in cantiere vari progetti. “Non si tratta di un centro anziani, ma di un circolo bocciofilo – ci corregge l’Assessore Antonetti – ed anche per questa struttura abbiamo trovato delle difficoltà nelle carte, poiché l’agibilità è arrivata soltanto da quattro giorni. Ora, potremo perfezionare la presa in carico del manufatto da parte del municipio.
IL CIRCOLO BOCCIOFILO - Risolte le pratiche burocratiche, bisognerà ora stabilire come usare il circolo bocciofilo. Ci risulta che gli anziani che lo praticano, saranno ricevuti in municipio già a partire dall’avvio della prossima settimana. “A me piacerebbe che i signori che sinora sono stati qui, garantendo in un certo senso anche la guardiania dell’area, possano restare a utilizzare la struttura. Inoltre, visto che le realtà che svolgono attività nel territorio non mancano, questa potrebbe essere la sede di quelle che non hanno bisogno di incontrarsi con una cadenza troppo frequente".
LA CASA DEGLI ORTI - C'è poi anche un'altra idea, in cantiere - Il mio sogno nel cassetto – confessa l’Assessore Antonetti – é che qui si realizzasse una piccola casa degli orti: penso ad un punto formativo e didattico per le scuole, in cui poter spiegare come nascono e funzionano gli orti. Mi rendo conto che lo spazio, complessivamente è pochino”. Si tratta infatti di un locale di meno di 100mq. “Tuttavia – conclude l’intervista Antonetti – con un po’ di buon senso e di organizzazione, penso proprio che di questo spazio si possa farne un uso intelligente”.
