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Ostiense Garbatella / Piazza Giancarlo Vallauri

Garbatella: confronto aperto sull’uso del ponte “l’Argonauta”

Dopo la riqualificazione del soprappasso pedonale, si apre la questione del suo utilizzo. I Comitati che hanno partecipato alla sua rinascita, hanno convocato un'assemblea cittadina per decidere cosa farne

A distanza di un mese dalla sua riqualificazione, i cittadini di Garbatella ed Ostiense si confronteranno sull’utilizzo de “L’Argonauta”, il ponte pedonale di piazza Vallauri. L’intenzione,  come hanno sempre dichiarato i comitati e le realtà che lo hanno rimesso a nuovo, è quella di coinvolgere la cittadinanza in un progetto partecipato.

LA PARTECIPAZIONE - “Come si gestisce uno spazio collettivo?” si chiedono gli utenti  della pagina facebook l’Argonauta. La risposta, è tutt’altro che scontata. “Le realtà promotrici dell’assemblea pongono questa domanda perchè credono che le decisioni sugli spazi del quartiere vadano prese in maniera partecipata e dal basso – leggiamo sul social network-  perchè l'attraversamento e l'utilizzo degli spazi non è neutro e le decisioni da prendere sulla vita dei quartieri devono essere prese da chi li vive ed attraversa quotidianamente, rendendoli spazi utili alla collettività e fuori dai profitti e dalla valorizzazione”.

IL PONTE RIMESSO A NUOVO - La riqualificazione del ponticello, resa possibile dal contributo del CdQ Ostiense, dal Comitato Cagne Sciolte e da quello dell’Alexis occupato, ha restituito la fruibilità di un’importante infrastruttura. La pressocchè totale assenza d’illuminazione, i rifiuti, le scritte vandaliche e avevano resto il soprappasso insicuro e sporco. Niente a che vedere con quello che si prospetta oggi agli utenti. Fiorellini appesi alle ringhiere, piantati dai Giardineri Sovversivi Romani; lampade alogene; galleria pitturata di fresco. Ora il ponticello, è davvero utilizzabile. Ma si vuole gettare il cuore oltre l’ostacolo. E lo si vuole fare cercando di utilizzarlo nel migliore dei modi.

L'ASSEMBLEA - Dire che l’Argonauta “sarà di tutti” significa “dire che non sarà di nessuno” ribadiscono gli organizzatori dell’assemblea. “Non esiste soltanto quest’idea corrotto di pubblico e la panacea non è privatizzare, perché la vita diventa migliore solo se messa in comune”. Con queste premesse è stato  lanciato l’incontro pubblico che si svolgerà domenica 18 alle ore 15. Seguirà, poi, la seconda tappa del recupero partecipato che si svolgerà il 31 gennaio.

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