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Sabato, 20 Aprile 2024
Ostiense Marconi

Fiume Tevere: "L'estate 2016 è stata la più tormentata. Colpa di rifiuti e insediamenti abusivi"

Sono aumentate le minacce per il Tevere. Per il Gruppo Sommozzatori della Protezione Civile: "Bisogna riscoprire le modalità con cui relazionarsi col fiume. A partire dalle scuole"

Il fiume Tevere di biondo non ha più nulla. Oggi sembra piuttosto caratterizzato dalla policromia delle sue sponde. Coloratissimi materiali plastici, si mescolano infatti alla vegetazione ripariale, finendo per soffocarla.L’abbandono di rifiuti lungo le sue rive, sembra un fenomeno difficile da debellare.

UN PERIODO COMPLICATO - “L’estate del 2016 è stata la più difficile degli ultimi anni per il Tevere – racconta Claudio Sisto, presidente del Gruppo Sommozzatori della Protezione Civile – tra gli incendi ed il moltiplicarsi degli insediamenti abusivi, la situazione è molto peggiorata. Diciamo che solo con Marino si era visto qualcosa. Con lui erano stati effettuati degli sgomberi a Ponte Marconi, dove siamo noi, ed a LungotEvere Dante.  Per un certo periodo, la presenza della pattuglia delle polizia municipale, aveva anche scoraggiato il formarsi di nuovi insediamenti. Poi però, venuto meno l’impegno del Sindaco, la situazione è precipitata”.

LE RESPONSABILITA' ISTITUZIONALI - La quantità d’insediamenti che si nascondono tra i canneti, è intuibile anche osservando le tonnellate di rifiuti abbanondanti  lungo le rive. “Il presidente del Municipio VIII Paolo Pace si è detto interessato ad intervenire per garantire il decoro dell’area. Bene, anche se poi il problema vero è che la Regione non interviene come dovrebbe – ricorda Sisto – comunque non ci sono soltanto gli zingari a  buttare i rifiuti nell’acqua, perché io due giorni fa ho trovato, recuperato e smaltito in discarica 12 batterie. Ed i rom, solitamente, le sanno recuperare e rivendere”.

IL DEFICIT CULTURALE - Non ha dubbi, il Presidente del Gss Protezione Civile, su quali siano le ragioni di tanto degrado. Quello che a mio avviso manca, è la capacità di relazionarsi col fiume. E’ un deficit culturale e noi infatti, come Associazione, siamo pronti a fare la nostra parte - annuncia il presidente del gruppo sommozzatori della Protezione Civile -  Abbiamo realizzato dei piccoli acquari, con vegetazione e pesci che popolano il fiume. E siamo intenzionati a fare dei laboratori nelle scuole, perché crediamo che la rinascita del Tevere, passi inevitabilmente per le nuove generazioni”.

Fiume Tevere: le foto delle discariche a cielo aperto

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