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Rete #Vivinstrada rilancia la ciclabilità in Campidoglio

Sul tappeto il problema della sicurezza stradale, della pianificazione in programma inevasa e dell'assenza di manutenzione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday


Una delegazione della rete #Vivinstrada, composta dal coordinatore Lorenzo M. Sturlese e da Mauro Tanfi, presidente della Federazione Ciclistica Italiana di Roma e Provincia, ha incontrato i sub commissari Panini d'Alba e Castaldi per una riunione afferente la problematica della mobilità ciclistica a Roma. L'incontro si è svolto a Palazzo Senatorio, alla presenza di tecnici del dipartimento Mobilità e Trasporti. Sturlese ha esordito inquadrando la questione della ciclabilità, nei termini più ampi della sicurezza stradale, ricordando che nell'ambito del 1° Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale il Comune di Roma ha deliberato la costituzione di una Consulta Cittadina sulla Sicurezza Stradale, funzionale allo sviluppo del Centro di Competenza sulla Sicurezza Stradale, che è cofinanziato dalla Regione Lazio. "Sono stati diffusi proprio oggi i nuovi dati relativi al 2015 che vedono a livello nazionale gli incidenti mortali aumentati del 2,5%. Questo a fronte di un dato iniziale del piano, che vedeva Roma già maglia nera con 6,6 morti ogni 100.000 abitanti nel 2010, a fronte di indici del 2,0 per Parigi e del 1,7 per Londra. Evidentemente il Centro di Competenza, a quattro anni dall'avvio del piano e senza l'indispensabile contributo delle associazioni che noi rappresentiamo in Consulta, non riesce a risolvere il problema che anzi si è aggravato". Anche Mauro Tanfi ribadisce la necessità di sicurezza stradale, come precondizione per l'uso condiviso delle sedi viarie, a favore di modalità ecosostenibili, tra i quali la bicicletta si va sempre più affermando. Sono stati quindi rapidamente esaminati i temi irrisolti: dalle bike-lanes, che in Italia non sono previste a norma di codice se non ad uso esclusivo dei velocipedi (distinguendosi in questo da modelli europei dove basta una semplice corsia disegnata a terra) alle piste ciclabili più tradizionali, e in questo la novità è rappresentata dal nuovo parere della soprintendenza che sbloccherebbe l'esecutività della ciclabile Nomentana, fino al cronico problema della manutenzione, del tutto inevasa. Particolare attenzione è stata poi dedicata poi dorsale Tevere, nei vari aspetti della prosecuzione verso il Mare e delle adduzioni dai quartieri di cintura, acquisendo la memoria elaborata dall'Ing. Contadini di Roma Servizi per la Mobilità riguardo lo snodo del Ponte Romano di Tor di Valle, mentre altre soluzioni sono state prospettate per lo snodo della Magliana. L'intesa raggiunta è di rivedersi entro febbraio, verificando i fondi a disposizione delle casse comunali, per realizzare alcuni interventi secondo un percorso partecipativo, nel quale Sturlese si farà carico di consultare il movimento dei ciclisti urbani, mentre Tanfi assicurerà l'apporto dei ciclisti sportivi.

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