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Ostiense, occupato uno stabile inutilizzato: "Vogliamo una sede per la nostra libreria"

Gli attivisti di Alexis hanno preso possesso del gabbiotto inutilizzato all'ingresso della centrale Montemartini. "Vogliamo uno spazio per la libreria Piuma di Mare, chiusa dopo lo sgombero dell'Alexis"

In via Ostiense, davanti la centrale Montemartini, è stato appeso uno striscione. “La libreria indipendente Piuma di mare cerca casa”. E’ un appello che gli attivisti dell’ex studentato Alexis stanno lanciando alle istituzioni. Un’iniziativa che è stata accompagnata  dall’occupazione di uno stabile, situato al civico 126 di via Ostiense.

L'INIZIATIVA - “Abbiamo occupato il gabbiotto inutilizzato, per rivendicare uno spazio per ‘Piuma di Mare’, la libreria di quartiere” fa sapere un attivista dell’Alexis “molti consiglieri municipali si erano espressia  favore di questa libreria, dicendo che andava salvaguardatga come esperienza culturale, che era un polo d’aggregazione – continua l’attivista – poi però, alle parole non è seguita alcuna iniziativa. Ed il risultato è che il quartiere, dallo sgombero di Alexis, è davvero stato privato di una libreria. Per questo abbiamo occupato il gabbiotto, che è gestito dal Municipio. E continueremo finchè non avremo un incontro con il presidente Paolo Pace”.

PIUMA DI MARE - La libreria “è attiva da due anni – spiega l’attivista – e nel corso di tutto questo tempo, ogni venerdì, abbiamo organizzato un’iniziativa culturale. Presentazioni di libri a cui facevamo seguire un dibattito, spesso in presenza degli autori, da Zerocalcare a Tano D’Amico, passando per Luca Mascini e Nanni Balestrini”. Un impegno che è stato apprezzato dal territorio. Nel pomeriggio,come mostrano alcune foto condivise su twitter da Indipendenti.eu, si sono presentati dei residenti. Uno di loro è stato fotografato anche con un cabaret di pasticcini.

L'ALEXIS - Intanto Comune e Municipio continuano a non esprimersi sul destino della libreria. Ed anche su quello dell'ex studentato, di cui era custode giudiziale Paolo Berdini. Ad oggi rimane chiuso ed ai suoi occupanti non sono mai state date le chiavi dell'edificio adiacente l'ex Deposito Atac, dov'era stato concordato venissero trasferiti.  “Dopo lo sgombero di Alexis Occupato e la mediazione saltata sul progetto di autorecupero e l'uso sociale dell'ex deposito Atac di San Paolo – ricorda Amedeo Ciaccheri, Capogruppo di Sinistra per Catarci –Municipio e Comune continuano a essere silenti" scrive in un post il Capogruppo di Sinistra per Catarci Amedeo Ciaccheri. La protesta intanto continua. In attesa dell'arrivo del presidente Pace a cui era stato anche deputato il compito d'istituire un tavolo tra Comune e Regione. Il destino dell'Alexis resta incerto. L'autorecupero dell'immobile, per il quale la Regione aveva già individuato dei fondi, è per ora fermo al palo.

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