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Municipio XI: il Registro per le Unioni Civili attenua le discriminazioni

Un’altra battaglia di civiltà promossa dal Municipio XI per restituire, come dice l’Assessore alle Politiche Sociali Andrea Beccari “più spazio al cittadino per decidere liberamente della propria vita”

Nel corso della passata settimana, anche per la coincidente proiezione del documentario sugli ultimi giorni di vita di Eluana Englaro, si è tornato a parlare del Registro per il Testamento Biologico. Ma c’è anche un altro registro, istituito più di recente dal Municipio XI, ed è quello delle Unioni Civili.

Registro Unioni Civili. Uno strumento che, pur presente in buona parte dei paesi europei, a livello nazionale non è ancora concepito sul piano legislativo. E la cui creazione rappresenterebbe un significativo passo in avanti sia sul piano dell’eguaglianza sociale, che su quello di una maggiore laicità dell’apparato statale.
"Per quanto riguarda il Registro delle Unioni Civili, La volontà del Municipio di istituire un Registro delle Unioni Civili –spiega l’Assessore alle Politiche Sociali Andrea Baccarelli -  rientra in un progetto più generale: fare una battaglia politico culturale per superare la discriminazione fra persone che, avendo contratto il matrimonio, hanno una serie di diritti e persone che, avendo dei forti legami affettivi – vuoi o no che siano dello stesso sesso - non essendo sposate,  al contrario non vedono riconosciuti gli stessi loro diritti”.

Cosa prevede la Costituzione Italiana. Eppure, l’attuale impossibilità riscontrata nel superare concretamente questo iato,  per l’assenza di una legge che equipari le coppie sposate con quelle di fatto,  cozza palesemente con la volontà dei padri costituenti.  “Questo è un vulnus che c’è nel nostro ordinamento, perché l’articolo 3 della nostra Costituzione – ricorda l’Assessore Beccari -  prevede l’eguaglianza di ogni cittadino di fronte alla legge mentre, in realtà, noi vediamo che da questo punto di vista non viene garantito. Perché se non si trasferiscono a livello nazionale i diritti previsti dall’istituto del matrimonio, nel nuovo istituto delle unioni civili, le persone dello stesso sesso non hanno la possibilità di  potersene avvalere ”.

La battaglia del Municipio XI. Ma in assenza di una legge sul piano nazionale, l’onere assunto dal Municipio XI, sembra connotarsi più sul piano culturale, che su quello sostanziale. “Poichè il Parlamento è inadempiente nel legiferare, noi già predisponiamo le cose, per cui questa possibilità di superare la discriminazione trovi una sua espressione e possa essere adempiuta.In ogni caso ci impegnamo come amministrazione, per quanto è nelle nostre competenze, e nelle nostre possibilità di erogare servizi, di non tener conto del matrimonio, proprio per evitare che si compia questa discriminazione”. .

I servizi offerti dal Municipio XI. Entrando nello specifico, ovviamente, il Registro istituito dal Municipio XI, non ha competenza in rapporto a “quei grossi comparti di diritto che rientrano nell’istituto del matrimonio, dalla successione alla reversibilità della pensione, fino ad arrivare all’assistenza sanitaria. Quello che noi facciamo però – conclude Beccari – nel tentativo di non discriminare il cittadino, è di non tenere in alcun conto l’istituto famigliare, per dare più punteggio o privilegiare determinati cittadini, nel caso di una serie di servizi sociali, come ad esempio nell’assistenza domiciliare ai disabili, piuttosto che agli anziani, ma anche nell’assistenza economica alle varie fasce di popolazione che ne necessitino”.

Una scelta dunque, quella operata dal Municipio XI e dall’Assessorato alle Politiche Sociali, certamente coraggiosa. Anche se, in questo momento,  non è operativa, causa le più volte citate ristrettezze economiche “Ma lo sarà – ci rassicura l’Assessore Beccari – già a partire dalle prossime settimane”.
 

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