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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Garbatella: sfrattata un'invalida al 100%. Sfiorata la tragedia

Una donna invalida al 100% ha minacciato il suicidio ed ha ferito le vigilesse intervenute per eseguirle lo sfratto. E' successo in un alloggio Ater della Garbatella. La signora è ora senza fissa dimora

Uno sfratto che ha rischiato di degenerare in tragedia. Alla Garbatella, è stata scritta un’altra pagina dell’angosciante libro sull’emergenza abitativa. Questa volta, le vittime, sembrano essere tutte le persone  protagoniste delle vicenda. Dall’inquilina del palazzo popolare, cui è stato eseguito lo sfratto, alle forze dell’ordine,  ferite dalla donna.

LA RICOSTRUZIONE - La vicenda è stata raccontata dal Presidente del Municipio VIII Andrea Catarci. “L’ATER e la Polizia Locale si recano a recuperare un alloggio che si ritiene vuoto, ma al suo interno – ricostruisce il Minisindaco – viene riscontrata la presenza di una donna, poi rivelatasi invalida al 100% con un passato vissuto tra roulotte e centri di accoglienza, che reagisce violentemente tentando il suicidio con un coltello e ferendo due vigilesse,  a cui vanno i ringraziamenti e la vicinanza, che erano intervenute per bloccarla”.

SENZA DIMORA - Al dramma esistenziale di questa inquilina, ed alla solidarietà per le forze dell’ordine aggredite si aggiunge un terzo elemento. “La signora, risulterà più tardi, stava nella casa come convivente del legittimo locatario, sulla base di una dichiarazione di comodato d’uso purtroppo – spiega Catarci – non comunicato agli uffici preposti”. Nonostante questa scoperta la “pratica va avanti lo stesso.” Il dramma però ancora non si è completamente consumato perché, a fronte dei sigilli messi all’abitazione, “come da ordine della Procura”, non si è provveduto a trovare un altro posto alla donna. “La signora  è senza una dimora, i centri di accoglienza di Roma Capitale sono al completo, le associazioni di volontariato alle quali il servizio sociale del Municipio si è rivolto – spiega il Minisindaco –  non hanno disponibilità, così come le case religiose”.

GLI INTERROGATIVI - Mentre un altro dramma, legato al fenomeno dell’emergenza abitativa, si è consumato, restano tante perplessità ed un po’ d’amarezza, per il destino di questa inquilina. “Non si poteva davvero fare nulla di diverso, chi ha dato ordine di proseguire nello sgombero malgrado la presenza imprevista? – si chiede Catarci, che aggiunge - Che fine farà la signora?  Perché non si sono fatti accertamenti ulteriori sulla persona, prima che la situazione degenerasse e perché non ci si è limitati ad una eventuale denuncia?” conclude Catarci, che ponendo questi interrogativi, ammette di esser “sconcertato”.

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