Una valanga di No. La proposta di accordo sottoscritta dai sindacati confederali CGIL e CISL, non va a genio dei lavoratori capitolini. Anzi, nel Municipio VIII le percentuali sono state bulgare. Due terzi dei votanti, hanno infatti bocciato la proposta di legare il salario accessorio alla produttività, mandando in fumo tutte le mediazioni finora tentate.

I NUMERI DEL DISSENSO - “Nel Municipio Roma VIII arriva una netta vittoria dei NO, come in quasi tutti i seggi messi a disposizione dei dipendenti capitolini per esprimersi a favore o contro la pre-intesa del 6 febbraio 2015 – ha ricordato il Presidente Catarci – Nella sezione di via Benedetto Croce, 50, hanno votato 563 dipendenti su 1001 aventi diritto, per una percentuale di partecipazione al voto del 56,3%. I NO sono stati 373, pari al 67,3%, e i SI sono stati 181, pari al 32,7%.”

Le percentuali parlano chiaro. Il dissenso espresso dai dipendenti comunali è fortissimo nel territorio governato da Catarci. E proprio dal Minisindaco, arrivano inviti a riflettere sul risultato ed a prendere provvedimenti rapidi.“Al di là di chi gioisce per la vittoria o di chi si lecca le ferite per la sconfitta, c’è la necessità di pensare subito a quel che può accadere da domani, a tutela dei servizi erogati alla città e dei salari delle migliaia di dipendenti capitolini coinvolti - ha osservato Catarci -  Si fa appello al Sindaco Marino, Al Vice Sindaco Nieri e all’Assessore alla Scuola Masini affinché riaprano quanto prima il confronto con le organizzazioni sindacali per giungere alla sottoscrizione di un accordo condiviso da tutti e che tenga conto del segnale di insofferenza del personale comunale espresso con il voto di oggi.”