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Garbatella San Paolo / Via Giovannipoli

Garbatella, volontari fermati dalla burocrazia capitolina. Niente pulizie a Parco Commodilla

Salta la giornata di pulizie previste al Parco Commodilla. Volontari sul piede di guerra: "Abbiamo inoltrato la richiesta ad aprile, ma il Comune ci ha negato l'autorizzazione. Adesso però basta, questa burocrazia è insopportabile"

Niente pulizie al Parco Commodilla. L’area verde della Garbatella, dimenticata dal Servizio Giardini, non potrà usufruire neppure dell’intervento dei volontari. La burocrazia capitolina non ha rilasciato i permessi per farlo. Ed il Parco è destinato a restare sporco.

LE RICHIESTE - “Ci hanno risposto che le nostre richieste sono arrivate tardi ma non è vero – premette Katiuscia Eroe, Presidente del Comitato Giovannipoli – la prima risale infatti al 28 aprile. Le abbiamo inoltrate via email e via fax al Dipartimento Periferie che ha la competenza dell’area. Siccome abbiamo organizzato un campo internazionale, con volontari arrivati da tutto il mondo, ci avrebbe fatto piacere svolgere la cena di benvenuto nel Parco. Questa era una richiesta. L'altra, inoltrata sempre con la stessa modalità, riguardava la possibilità di "dedicare la giornata del 13 luglio alla pulizia dell’area verde. Ora, passi che non ci sia stata accordata la possibilità di fare una cena – osserva Katiuscia Eroe – ma non ottenere l’autorizzazione neppure per pulire il parco, mi sembra davvero esagerato”.

UN IMPEGNO FRUSTRATO - Il campo internazionale, organizzato per il secondo anno consecutivo dal Comitato Giovannipoli, prevedeva quindi una serie di attività, tra cui quella della pulizia dell'area verde “I nostri ragazzi, che hanno mediamente 22 anni, vengono da ogni parte del mondo. Vale a dire dalla Corea del Sud, da Hong Kong, dalla Russia, dall’Armenia, dalla Serbia, dall’Austria,dalla Francia e dalla Spagna”. Sedici persone in tutto che avrebbero offerto il loro contributo anche nella sistemazione del parco. “Il Comune da anni non effettua più la manutenzione di quest'area verde. Siamo infatti  noi del Comitato ad occuparcene, talvolta pagando di tasca nostra un privato perché possa effettuarne lo sfalcio. E siamo sempre noi che organizziamo le giornate di pulizia, come quella prevista per oggi, 13 luglio".

L'AUTOGESTIONE - I cittadini si prendono cura del parco, lo valorizzano. In qualche modo si sostiuiscono ad un servizio che il Comune non è più in grado di garantire. Lo fanno con spirito di collaborazione, chiedendo anche i permessi per effettuare pulizie e piccole manutenzioni. In cambio, sembrano però trovare un muro di gomma. Abbiamo inoltrato le autorizzazioni con largo anticipo,  a fine aprile, e ci siamo sentiti rispondere che non le trovano. Ma poi, quando chiediamo quali sono le soluzioni da approntare, ci viene risposto che non ce ne sono. E’ inaccettabile – conclude la Presidente del Comitato – quindi da oggi entriamo in autogestione. Visto che ci fanno perdere tempo, e noi siamo tutte persone che lavorano, per il bene del parco forse non è più il caso di chiedere queste autorizzazioni al Comune. E visto che le cose stanno così, valuteremo anche la possibilità di riconsegnare le chiavi dell’area verde”. Cosa che, in assenza d’una radicale inversione di marcia del Servizio Giardini, condannerebbe Parco Giovannipoli ed un inevitabile declino.

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