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Garbatella San Paolo / Via Giovannipoli

Aree Verdi: il Municipio VIII scommette sull’attivismo dei cittadini

L’assenza di risorse pubbliche spinge ad una riflessione sulle modalità con cui gestire il verde. Dal Municipio VIII si apre all’iniziative delle realtà territoriali “che oltre ad arginare il degrado, creano socialità”

La manutenzione delle aree verdi nel territorio del Municipio VIII resta problematica. L’assenza di risorse deputate per la loro gestione, è evidente. Come lo è la domanda da parte dei cittadini, di colmare il gap anche attraverso il riconoscimento del ruolo che, via via, sono andati a costruirsi. Un tema che non sembra lasciare l’Ente di prossimità affatto insensibile.

IL RUOLO CHE MERITANO - Da Tor Marancia alla Garbatella, c’è un crescente attivismo civico, che il Municipio VIII sembra intenzionato a riconoscere. “La manutenzione del verde è sempre stata critica, perché la città ne ha tantissimo. Questa difficoltà, in assenza di risorse, rischia di peggiorare – ha ammesso il Presidente Andrea Catarci – per questo bisogna scommettere nel rapporto con la società civile. Noi lo abbiamo fatto e continueremo a farlo. Sia investendo di responsabilità realtà come la Protezione Civile, sempre molto disponibile. Sia riconoscendo il ruolo che meritano le associazioni del territorio”.

IL DECORO E LA SOCIALITA' - Il ragionamento del Presidente del Municipio è stringente. “Siamo arrivati a questa situazione con il fiato corto. D’altra parte però, si sono diffusi comportamenti che non soltanto creano un argine al degrado, ma che riescono a rilanciare, creando nuove socialità. Dagli orti urbani della Garbatella e del Fosso delle Tre Fontane, ci sono esperienze consolidate ed altre in via di consolidamento. Mi riferisco a titolo esemplificativo a quanto si sta facendo piazza Brin, dietro parco Guglielmotti , ma anche alle iniziative realizzate nel giadino Alberto Oliva, che versava in condizioni indecenti o ancora  alla nascita del Comitato di via Gaspare Gozzi”.

LA SCOMMESSA - In questi giorni poi, dalla Montagnola alla Garbatella,   i residenti si stanno distinguendo  in iniziative volte a creare sinergie. Si tratta di attività organizzate dal basso che  talvolta chiedono anche un’investitura istituzionale. “I soldi pubblici non ci sono, né sono destinati ad aumentare – ha riconosciuto Catarci – e noi dobbiamo far fronte a questa situazione. Ben venga quindi l’attivismo dei cittadini, su cui dobbiamo scommettere. Dobbiamo provare a creare dei bandi sulla spinta dei cittadini e delle associazioni che ci chiedono di gestire gli spazi verdi. Poi è chiaro che dobbiamo monitorare, perché  non tutte le realtà hanno le stesse capacità organizzative e di gestione”.

I MECCANISMI ECONOMICI - Qualche spiraglio, quindi, sembra crearsi. Dopotutto la necessità aguzza l’ingegno. E dal momento che “i soldi pubblici non sono destinati ad aumentare”, l’ipotesi di consentire “meccanismi economici” promossi dai cittadini al fine di rendere sostenibili le loro iniziative, secondo il Presidente Catarci, non è poi un’ipotesi poi tanto peregrina.

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