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Giovedì, 18 Aprile 2024
Garbatella Montagnola

Mafia Capitale, Municipio VIII. Il M5S prende le distanze dalla sinistra e ribadisce: “tuttiacasa”

Il M5S, sottolinea che nelle indagini su Mafia Capitale sono finiti anche "pezzi della sinistra romana". E torna a chiedere elezioni immediate, perché "questa città merita di essere liberata dalla corruzione dalla mafia e anche dagli incompetenti"

Tutti a casa. Dai social network ai palazzi istituzionali, continua a rimbalzare il più classico degli slogan targati Cinque Stelle. E’ invito, ma racchiude anche un’invettiva. E nel corso della recente elezione del neo Presidente dell’Aula Giulio Cesare, è stato particolarmente evidente.

MAFIA CAPITALE E CENTROSINISTRA - In linea con il resto del Movimento, anche nel Municipio VIII si registra una presa di distanze. In particolare i Consiglieri Vivarelli e Cafarotti, hanno voluto ribadire un concetto: la presa di distanze dal centrosinistra, anche da quello del territorio, è totale. “ Si apprende dal suo comunicato, che il Presidente del Municipio VIII Andrea Catarci ritiene - a prescindere dalle responsabilità degli indagati e dei futuri coinvolti - che il sindaco Marino stia portando avanti una politica di moralizzazione meritavole di sostegno – ricordano in due grillini – è surreale! Come se nell’inchiesta non fossero finiti pezzi della sinistra romana: Mirko Coratti, Presidente dell'assemblea capitolina, che si è dimesso; l'assessore alla casa Daniele Ozzimo, che si è dimesso; Luca Odevaine, ex vice capo segreteria del sindaco Veltroni”.

NESSUNA DISCONTINUITA' - Il coinvolgimento del centrosinistra nelle indagini, e quindi nel malaffare, per il M5S risulta evidente anche dal fatto che “ Salvatore Buzzi, già condannato per omicidio e numero uno della cooperativa ‘29 giugno’, appartenente all'universo Legacoop, non temeva affatto un cambio di maggioranza alla guida di Roma. Intercettato a primavera 2013  affermava: ‘C'ho 4 cavalli che corrono col Pd, poi con la Pdl ce ne ho 3 e con Marchini c'ho rapporti con  Luca (Odevaine, ndr) quindi va bene lo stesso’ Questo per ribadire quanto la presenza dell'attuale sindaco – valutano i Consiglieri Cafarotti e Vivarelli -  facesse dormire tranquilli questi personaggi e quanto la continuità per i corruttori fosse garantita indipendentemente dalla destra e dalla sinistra”.

LA LOTTA ALLA CORRUZIONE - Il Movimento  Stelle, anche a livello locale, non vede un cambio di marcia rispetto al passato. “Si stima che la corruzione rubi ai romani circa 500 milioni di euro l'anno e, al contrario di ciò che afferma il Presidente Catarci, non sono state intraprese misure di emergenza per risolvere questo stato di cose. Il sindaco ha continuato  sostanzialmente le politiche che lo hanno preceduto. I soldi del pietoso bilancio presentato da questa maggioranza provengono sempre dalle tasche dei cittadini e non dalla lotta alla corruzione – rimarcano  i due consiglieri -  Tasse ed aumenti indiscriminati vanno a coprire gli intoccabili interessi dei potenti che Marino, per incapacità o per impossibilità, non vuole sfiorare. Questa città si merita di più.

IL COMMISSARIAMENTO - Si merita di essere liberata dalla corruzione, dalla mafia e anche dagli incompetenti che non sono meno colpevoli dei disonesti, e questa opera di pulizia non può di certo partire dagli stessi Partiti coinvolti nell'indagine, semmai da un soggetto terzo – rivendicano Valentina Vivarelli e Carlo Cafarotti - Per questo il M5S romano ha chiesto il commissariamento, perché vuole istituzioni libere e oneste, non avendo nessun interesse a mantenere poltrone, a differenza di chi tenta di ridimensionare quello che la magistratura definisce un sistema così permeato e complesso da poter essere definito mafioso!”

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