Garbatella, il giorno dopo lo "Street food" il quartiere è tirato a lucido

E' terminata domenica sera la prima edizione di "Cucine di Strada".  Per quattro giorni, sessanta "Mangiari" arrivati da tutta Italia, hanno popolato le strade della Garbatella. Da via delle Sette Chiese fino a via Giacomo Rho, decine di furgoncini hanno riempito il rione creando qualche disagio in termini di mobilità. Alla fine della manifestazione però, ai residenti è stato lasciato un quartiere sorprendentemente pulito.

LE OPERAZIONI DI PULIZIA - "La Garbatella stamattina era pulita, lavata e stirata" scherza Simonetta, un'abitante dello storico rione. Gli fa eco Paolo Moccia "Nel primo pomeriggio i mezzi di Ama erano ancora all'opera su piazza Damiano Sauli, ma il grosso era stato già fatto. Diciamo che il patto implicito con il quartiere è stato rispettato, e questa mattina di buon'ora sono iniziate le pulizie. Hanno cominciato con via De Jacobis e poi progressivamente si sono spostati nelle altre strade del quartiere. All'ora di pranzo il giardino davanti l'oratorio del San Filippo Neri era già pulito, non c'era più una cicca a terra ed anzi, direi che erano mesi che la Garbatella non veniva più pulita così".

I RIFIUTI NEI TOMBINI - Nel corso della manifestazione, non si sono segnalate particolari criticità. "Noi siamo stati chiamati ad intervenire solo sabato nel tardo pomeriggio – ci spiega Cristiano Bartolomei, della Brigata Garbatella – siamo andati in piazza Sauli e, con una motopompa da 1800 litri al minuto, abbiamo levato l'acqua che aveva invaso la piazza, arrivando agli stand. Lì il problema è dovuto ai tombini ostruiti perchè pieni d'immondizia". Un disagio che non è quindi imputabile allo Street food, quanto piuttosto ad una carente manutenzione ordinaria. "Se le caditoie non vengono pulite –conclude il Presidente di Brigata Garbatella – con i prossimi temporali, il fenomeno tornerà a ripetersi".