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Garbatella: tornano i manifesti elettorali. Ed è subito guerra

Anche se in quantità minore rispetto al passato, i manifesti elettorali continuano ad essere affissi su plance e muri. Pace (M5S): "Tutti i partiti, tranne noi, stanno imbrattando i quartieri. Eppure avevano firmato un protocollo etico"

Sono diminuite le affissioni elettorali. Ma non sono affatto scomparse. Molti dei candidati continuano a farne ricorso. Ed anche a livello municipale vengono disattese indicazioni ed accordi precedentemente intrapresi.

LE INDICAZIONI DISATTESE - Prima che iniziasse la campagna elettorale, il Presidente democratico Matteo Orfini aveva comunicato la decisione di rinunciare ai manifesti elettorali. “Chiederò formalmente ai candidati del PD di attenersi a questa scelta” che veniva indicata come “una piccola rinuncia in nome della sobrietà e del decoro”. La comunicazione però non deve esser stata troppo efficace, dal momento che qualche manifesto elettorale sulle plance e sui muri, lo si continua ad osservare. Ci sono quelli che annunciano il passaggio del candidato Sindaco, e quelli ad esempio che invitano a votare Anna Rita Marocchi candidata Presidente del Municipio VIII .

LE AFFISSIONI ABUSIVE - Se però il PD piange, Sinistra per Roma non ride. “Il re delle affissioni abusive è stato finora senza dubbio Andrea Catarci, Presidente uscente del Municipio VIII – scrive in una nota Paolo Pace, candidato M5S del territorio –  come documentano le nostre foto e come egli stesso ha segnalato sulla sua bacheca Facebook, incolpando gli attacchini di tale comportamento. Il suo slogan ‘L'impegno continua’ sul fronte delle affissioni abusive, è pienamente rispettato”.

LA REPLICAAd inizio campagna elettorale si è verificato questo problema - ha spiegato il Presidente Catarci - abbiamo spiegato cos'era successo. Le persone che erano incaricate di affiggere i manifesti, hanno fatto confusione, ed hanno creduto che fossero  plance elettorali quelle che invece erano ad uso culturale. Un problema che c'è effettivamente stato. Ma che abbiamo immediatamente segnalato e risolto, tant'è vero che in seguito non ci sono stati più casi del genere". La foto che il M5S ha realizzato, risale quindi all'inizio della campagna elettorale.

IL PROTOCOLLO - Quello che il candidato del M5S alla Presidenza del Municipio osserva, è un comportamento generalizzato. “Tutti i soggetti politici che si presentano alle elezioni amministrative 2016 a Roma hanno firmato l’11 maggio un protocollo etico con la Prefettura  che – spiega Pace  prevede il rispetto del divieto di affissione di poster elettorali al di fuori degli spazi assegnati. E’  però sotto gli occhi di tutti i residenti all’VIII Municipio che, ad eccezione del Movimento 5 stelle – conclude il candidato pentastellato – tutti i partiti stiano violando ripetutamente quel protocollo, sporcando i nostri quartieri”. 

Affisioni elettorali nel Municipio VIII

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