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Garbatella Ardeatino / Via Primo Carnera

Garbatella: sui buoni affitto chieste delle proroghe

Facendosi interprete delle richieste dell’Unione Inquilini, il Municipio XI ha proposto a Roma Capitale, di rimandare al 31 ottobre la scadenza per la presentazione delle domande con cui ottenere il contributo pubblico

“Una città piena di case vuote e gente senza casa”. Questa massima, celebrata dall’ex sindaco di Roma Tullio Argan, oltre tre decadi fa, rimane tristemente attuale.
Le recenti lotte degli inquilini ENPAIA di via Primo Carnera, con oltre 40 famiglie costrette a fronteggiare un rincaro che raggiunge l’80 % dei vecchi affitti, hanno riacceso l’attenzione su un fenomeno sopito. E mai estinto.

Poche soluzioni male implementate. Eppure, stante la scarsità con cui si interviene con progetti di edilizia popolare, a fronte di un costo della vita che non conosce alcun livellamento, la situazione si comincia ad incancrenire. Non si intravvedono soluzioni e quelle poche che ci sono, non sembrano esser valorizzate. Così non stupisce che, praticamente nessuno, sappia quando scadranno i termini per richiedere un contributo comunale sull’affitto. Ed è un vero peccato, perché questo strumento esiste, ma non viene adeguatamente comunicato da Roma Capitale.

Campagna informativa comunale insufficiente. "Su sollecitazione dell’Unione Inquilini, il Municipio Roma XI ha chiesto ufficialmente all’Assessora capitolina alle Politiche Abitative Funari di prorogare i termini per la presentazione delle domande relative al bando sul contributo all’affitto. Infatti è stata data poca evidenza e soprattutto i termini di partecipazione sono troppo stretti, poiché con agosto di mezzo il limite è al 10 settembre – fa notare il Minisindaco Andrea Catarci - Sull’home page del portale di Roma Capitale non c’è nemmeno traccia della notizia. Il Municipio Roma XI ha avviato al contrario una campagna informativa con tutti i mezzi a disposizione, sito istituzionale, servizi di informazione al pubblico e i 3 maxischermi a led sul territorio.” Una disparità di trattamento, che potrebbe anche rappresentare una cartina di tornasole della differente misura con cui, le due istituzioni, quella municipale e l’equivalente comunale,  abbiano a cuore il tema dell’emergenza abitativa.

Emergenza abitativa e refrain governativi. “In un momento in cui la crisi si sta facendo ogni giorno più pesante e pressante proprio nei confronti delle famiglie, mentre si sta allargando a macchia d’olio l’emergenza abitativa – ricorda per l’appunto Andrea Catarci – occorre il massimo sforzo delle Istituzioni per poter utilizzare al meglio i pochi ed insufficienti strumenti esistenti, come il contributo all’affitto. Si provveda a prorogare gli attuali termini di presentazione delle domande almeno fino al 31 ottobre – propone in chiusura Catarci - e si aumentino le risorse economiche per il sostegno degli affitti.”  Dopodiché, si può decidere di non farlo. Però poi, la prossima volta che un ministro piuttosto che un assessore, avrà il coraggio di ribadire che le giovani generazioni non lasciano la casa paterna, perché troppo legate alle coccole parentali, ce ne ricorderemo. E lo faremo notare.
 

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