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Venerdì, 26 Aprile 2024
Ardeatino Tor Marancia

A Tor Marancia si scommette sull’esperienza del “nido famiglia”

Il "nido famiglia" come risposta alle carenze dei nidi comunali ed al costo delle rette delle strutture privati. Ma anche come modello alternativo d'educazione. Una coppia di Tor Marancia racconta la propria esperienza

A Tor Marancia una giovane coppia ha deciso di puntare su una realtà ancora poco diffusa nel panorama cittadino: il nido famiglia. La scelta si è rivelata lungimirante da molti punti di vista. Ha permesso a  diverse famiglie di supplire alla carenza di posti nel pubblico, senza dover pagare le rette delle strutture private. Ed ha consentito di assumere un’educatrice professionale, rimasta senza lavoro. L’esperienza, è raccontata da uno dei due protagonisti, di recente divenuto papà.

L'ESPERIENZA NAZIONALE - “Quando con Laura ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo capito che nel nido comunale difficilmente nostra figlia avrebbe trovato posto, abbiamo deciso di organizzarci”. Fortunatamente, anche se nel Lazio non è molto diffusa, l’opzione del nido famiglia in altre regione rappresenta già una realtà consolidata. “C’è una rete a livello nazionale, che si chiama ‘Scarabocchiando a casa di’ – ci spiega Federico – quindi abbiamo deciso di rivolgerci a loro. In cambio di una piccola quota, gestiscono la parte assicurativa, garantiscono l’assistenza saltuaria di un pediatra e tutta una serie di altri aspetti fondamentali”.

LA NORMATIVA - Sul piano della normativa, le difficoltà sono meno stringenti di quanto si possa immaginare. “Noi abbiamo scelto di usare materiali atossici, riducendo al minimo anche il ricorso alla plastica. Ma è stata una nostra scelta. Invece è fondamentale che la casa sia dotata di due bagni e due stanze e non si può superare un certo numero di compresenze, fissato a seconda dei casi tra i cinque ed i sei bambini”.

NUOVE OPPORTUNITA' DI LAVORO - Per quanto riguarda le rette, Federico e Laura hanno deciso “di non volerci guadagnare”. Pertanto hanno tenuto bassi i costi. “Di solito l’opzione del nido famiglia scatta quando c’è un genitore che resta a casa. E che è disponibile ad accudire, oltre al proprio bambino, anche i figli di altre persone. Noi invece abbiamo deciso di puntare sulla preparazione, per questo abbiamo selezionato un’educatrice che aveva maturato un’esperienza incredibile in una struttura privata, di ben dieci anni. Era rimasta senza lavoro e così, grazie alle rette comunque contenute che pagano i genitori dei bambini del nostro nido famiglia, abbiamo potuto assumerla”.

UNA SCELTA RAGIONATA - A ben vedere, la scelta della giovane coppia di Tor Marancia, ha sortito diversi effetti positivi. “Noi mettiamo a disposizione della comunità ciò che abbiamo,cioè la nostra casa. Lo facciamo anche perché ci siamo convinti che questo possa essere un modello su cui punture. E se nel tempo la nostra scelta verrà condivisa, potrebbe diventare un servizio importante da affiancare ai nidi pubblici e privati. Insomma – osserva Federico – quando ci siamo resi conto che si poteva fare, lo abbiamo fatto. Dopotutto il cambiamento, a nostro avviso  - conclude l’intraprendente papà –non nasce dall’alto,  ma deriva dalle pratiche che ciascuno di noi può mettere in campo”.

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