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Scuole e nidi: il Municipio VIII chiede di rivedere i contratti degli insegnanti

Una decina di insegnanti hanno raggiunto il Municipio per esprimere le loro proteste in merito alle disposizioni previste dal nuovo contratto. Il Presidente Catarci, solidale, chiede un passo indietro

Dopo le proteste che portarono a dicembre decine di insegnanti supplenti a manifestare sotto la sede municipale di via Benedetto Croce, si è registrato un altro capitolo nella tormentata vicenda che lega l'ente di prossimità al mondo dell'insegnamento. In mattinata infatti, una delegazione di docent è tornata a mobilitarsi, raggiungendo il palazzo del Municipio.

PROTESTE IN TUTTA ROMA - L'ente governato dal Presidente Catarci, non è stato l'unico interessato dalle contestazioni. “Come era più che prevedibile si sono verificate numerose problematiche all’interno delle sedi municipali per l’obbligatorietà di presenza del personale scolastico durante i periodi di chiusura dell’attività didattica -fa sapere il Presidente Catarci -  il Municipio IV è stato letteralmente invaso da 200 tra maestre ed educatrici che per le disposizioni contenute nel contratto unilaterale devono prestare comunque la loro attività anche se non si trovano nelle scuole o nei nidi perché chiusi. Nel nostro Municipio sono stati pochi i disagi perché le dipendenti giunte al Municipio erano una decina.”

GLI INTERROGATIVI IN SOSPESO - A fronte delle diffuse contestazioni, il Minisindaco è tornato a ribadire che “Questa situazione irragionevole non può essere protratta ulteriormente e soprattutto portata fino alla chiusura estiva. Non si possono scaricare sui Municipi scelte che non hanno né capo e né coda. Chi ha redatto questa assurda regola cosa si aspettava che accadesse? - domanda retoricamente Catarci - Qual è la ratio che ha spinto a produrre una direttiva così inutile e dannosa?”.

LA RICHIESTA - “Come già sollecitato ieri e come già sottolineato dal Presidente Sciascia, rinnovo la richiesta di rivedere immediatamente questa disposizione irragionevole e, come saggiamente deciso nel mese di febbraio, di sospendere l’applicazione del Contratto Unilaterale fino a quando  - conclude il Minisindaco - non si giungerà ad un accordo con tutti i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori."

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