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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Roma 70, sgomberato il Casale Rosati: “Adesso facciano un bando”

L'intervento delle forze dell'ordine ha posto fine all'esperienza della Comunità Giovanile in zona Roma 70. Probabile un bando per l'assegnazione dello spazio, che sarà condiviso con un centro di accoglienza per donne vittime di violenza

Roma 70. Dopo ventisette mesi l’esperienza della Comunità Giovanile è terminata.  Il Casale Rosati, nella mattinata,  è stato infatti sgomberato da un intervento congiunto delle forze dell'ordine.  Sulla struttura di Grotta Perfetta 610,  negli ultimi mesi si era consumato un  braccio di ferro tutto interno alla politica.

IL BRACCIO DI FERRO - Da una parte della barricata SEL che a più riprese aveva denunciato l’occupazione dello stabile. Dall’altra Fratelli d’Italia-AN, impegnata a difendere l’esperienza degli occupanti. In mezzo ai due contendenti il PD che, in punta di piedi ma con fermezza, aveva da tempo stabilito quale sarebbe stato l’utilizzo della struttura: sarà un centro di accoglienza per donne vittime di violenza. Probabile anche la realizzazione di un bando, per assegnare parte degli spazi ad una realtà del territorio.

LA COMUNITA' GIOVANILE - Come si diceva, l’esperienza della Comunità Giovanile finisce qui. “Il nostro servizio era cominciato nel maggio del 2012 – ci ha spiegato Christian, un operatore – grazie ad una convenzione che durava 21 mesi più ulteriori 21. Alla scadenza della prima tranche, avevamo protocollato la richiesta per una prosecuzione gratuita delle attività”. La mancata accettazione aveva comportato l’occupazione della struttura, su cui si sono continuati a svolgere dei servizi. “Certamente era venuta meno, per noi, la capacità di una progettazione a lungo termine. Ma nel breve siamo rimasti propositivi. Dal 20 al 27 luglio, ad esempio, avevamo previsto un laboratorio sui libri. Dopodichè avremmo lasciato aperto la biblioteca anche ad Agosto. E sappiamo – ricorda Christian – che in quel periodo a Roma è tutto chiuso. Poteva essere utile agli studenti”.

CORSI E LABORATORI - Di corsi, poi, ne sono stati organizzati anche altri. “Le nostre attività erano aperte a tutti, anche se poi erano indirizzate alla fascia 15-35 anni. Abbiamo fatto  corsi di chitarra, di montaggio video,di pittura, fotografia, web design. Questi  - spiega l'operatore - erano i laboratori che coinvolgevano maggiormente i ragazzi,almeno una trentina al giorno, alcuni dei quali venivano anche da fuori Roma. Oltre all’orario di servizio 15.30-19.30, in base alle esigenze del territorio, mettevamo a disposizione la struttura anche per altre iniziative. Ad esempio c’è stato un corso d’inglese per bambini”.

AMMINISTRAZIONE E TERRITORIO - A proposito di territorio, c’è chi non ha preso bene la chiusura di questa realtà. “Stavamo raccogliendo le firme per un bando pubblico – ci spiega Giovanna, una residente di Roma 70 – ma continueremo a chiedere che si faccia. Il territorio non ha spazi d’aggregazione, e questo è un fatto. I ragazzi della Comunità, nel corso di questi ultimi mesi hanno sempre garantito l’accesso ai cittadini, anche a sera inoltrata. Rivendichiamo l’utilizzo di quella struttura per il territorio” ha concluso la cittadina. Tempo fa Federico Raccio, Capogruppo del PD municipale, aveva fatto sapere che c'era "Casale Grotta Perfetta: arriva la promessa d'un percorso partecipato
la volonta' dell'Amministrazione di dedicare parte del Casale alle politiche di genere e ad un centro Antiviolenza - aggiungendo che - sarebbe un bel segnale per tutta la città
". Adesso resta da capire se, oltre alle comprensibili istanze dell'amministrazione, ci sarà la voglia di ascoltare anche le richieste del territorio.
 

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