Fosso Tre Fontane: “Il cantiere non ha mai rubato l’acqua dalle scuole”
Il titolare di un'impresa che opera nel cantiere I 60, replica a Catarci: "Abbiamo chiesto dell'acqua al Preside della scuola di via Berto. La si è concordata a fronte di piccoli interventi manutentivi"
Non ci sono stati furti d’acqua nelle scuole. Lo diciamo subito. Anche se l’argomento, affrontato nell’ambito di una lungo articolo, risale ad un mese fa. In quell’occasione il Presidente Catarci e l’Assessore Miglio, rivendicarono il ruolo avuto dall’Ente di prossimità nella vicenda targata I-60.
LA DICHIARAZIONE DA PRECISARE - In particolare, la precisazione arriva in merito ad un solo passaggio. Il Presidente del Municipio IX ed il suo Assessore all’Urbanistica, nel chiedere il rispetto delle competenze deputate all’Ente di prossimità, avevano infatti citato “numerose, anomale circostanze riscontrate nel cantiere” sulle quali si era “intervenuti in quanto specificatamente ed esclusivamente competenti, a norma del regolamento di Roma Capitale”. Nella nota si citava il “ritrovamento di importanti reperti archeologici, la presunta sparizione del fosso, l’autodistruzione dei casali vincolati, l’apertura di passi carrabili abusivi ed i furti d’acqua dalla scuola adiacente”.Quest’ultima circostanza è oggetto di una precisazione.
NESSUN FURTO D'ACQUA - “Ci siamo permessi di chiedere l’uso dell’acqua al preside della scuola di via Berto per piccoli impasti di cemento – spiega Stefania Petrichella, titolare dell’omonima impresa operante nel cantiere - Alla presenza del responsabile dell’ufficio scolastico del Municipio si è concordata la concessione di acqua a fronte di piccoli lavori di manutenzione interni ed esterni all’edificio scolastico nonchè pulizia dell’area comunale da sterpaglie. Questa è la versione autentica” osserva in chiusura Petrichella. Niente furti d’acqua, dunque, tra le anomalie segnalate dal Presidente Catarci.
